Sforzo fisico e aborto: c’è connessione?

Sforzo fisico e aborto: è possibile?

Ciao a tutte le future mamme e bentornate nel nostro consueto appuntamento con la nostra rubrica del venerdì Mamma si diventa, interamente dedicata al tema della gravidanza! Nel nostro appuntamento di oggi vogliamo parlare di un tema che spesso crea ansie e preoccupazioni alle donne che aspettano un bebè, specialmente a quelle che sono in attesa del primo figlio: esiste una correlazione tra lo sforzo fisico e l’aborto? E se c’è, cosa bisogna evitare (o cosa è necessario fare) per far sì che non si verifichi? Cerchiamo di fornire le risposte in merito.

Esiste una correlazione tra lo sforzo fisico e l’aborto spontaneo?

Sforzo fisico e aborto

Sforzo fisico e aborto: ci sono delle correlazioni? e cosa fare per evitarlo?

Partiamo da un presupposto importante: la gravidanza non è mai una malattia, e quindi non va trattata come tale. Tuttavia, è consigliato evitare alcuni comportamenti che potrebbero rivelarsi dannosi per la prosecuzione della gestazione in modo naturale e sereno: tra questi comportamenti, per esempio i ginecologi sconsigliano di prendere pesi o fare sforzi fisici eccessivi, specialmente quando si è alle prime ed alle ultime settimane di gravidanza. Infatti, le donne che svolgono lavori fisici (che potrebbero essere dannosi) sono invitate ad anticipare il periodo di maternità, proprio perché il rischio che si correrebbe sarebbe eccessivo.

Questo lascerebbe pensare ad una possibile e normale correlazione tra lo sforzo fisico e l’aborto spontaneo: in merito a questo argomento esistono diversi studi, alcuni dei quali ammettono una possibile connessione tra i due elementi, ma solo in presenza di alcune condizioni.

Uno studio interessante in merito è stato condotto dall’Università del Massachusetts Amherst: secondo i ricercatori che vi hanno lavorato, infatti, il rapporto può esistere ma soprattutto nelle donne che hanno già avuto un aborto spontaneo in altre gravidanze. È anche necessario che, perché l’aborto si verifichi a causa dello sforzo fisico, che quest’ultimo sia veramente importante e che la donna si trovi in una fase delicata della gravidanza: il periodo più pericoloso è senza  dubbio il primo trimestre, dal momento che l’impianto si è verificato da poco, e quindi è bene prestare maggiore attenzione, per esempio evitando di sollevare pesi importanti, affaticarsi in modo eccessivo o praticare sport che sollecitano la pancia (i salti, per esempio, sono molto pericolosi).

In linea di massima il secondo trimestre è quello meno soggetto a rischi: tuttavia, questo non significa affatto che ci si possa “dare alla pazza gioia” perché in qualunque momento lo sforzo fisico eccessivo può essere dannoso per la prosecuzione della gravidanza.

In ogni caso, qualora si dovessero sentire dolori addominali eccessivi o insoliti, oppure si dovesse verificare un sanguinamento, è sempre necessario andare in ospedale, per valutare la situazione ed agire in modo tempestivo.

Arrivederci al prossimo appuntamento con la rubrica sulla gravidanza!

Author Info

Fecondazione Eterologa Italia

Lo Staff che collabora alla gestione editoriale del Portale è formato da Autori non professionisti che producono contenuti creativi e coinvolgenti e da medici che assicurano la qualità e la veridicità delle informazioni riportate sui testi. Per ulteriori info: CHI SIAMO

Non ci sono commenti

Lascia un commento