PMA non si ferma a Lagosanto: l’ospedale del Delta una struttura d’eccellenza

PMA non si ferma a Lagosanto: risultati ottimi per l’ospedale del Delta durante la pandemia

Il Covid 19 ha inevitabilmente sconvolto le nostre vite, le nostre abitudini e la nostra quotidianità. In qualche caso, poi, la pandemia ha anche sconvolto i nostri progetti, i nostri sogni ed i programmi per il futuro, in qualche caso anche determinando una sconfitta che è difficile da accettare: lo sanno molto bene, infatti, tutte quelle coppie infertili, che si sono viste interrompere le prenotazioni per gli accessi ai centri specializzati in procreazione medicalmente assistita durante il primo lockdown, molte delle quali, poi, non sono più riuscite a procedere con i trattamenti a causa dei ritardi causati dall’età (e dal tempo che inevitabilmente è passato). Tuttavia, anche se le eccezioni si possono contare sulle dita di una mano, pare che alcune ci siano state e che siano state anche molto importanti: stiamo parlando in particolare dell’ospedale del Delta, a Lagosanto, comune della provincia di Ferrara, in cui la pandemia non è riuscita ad interrompere le attività del centro specializzato per la PMA. Vediamo quali sono stati i vantaggi di questa grande opportunità.

PMA prosegue e non si ferma nonostante la pandemia: succede a Lagosanto

PMA non si ferma a Lagosanto

PMA non si ferma a Lagosanto: l’ospedale del Delta si comporta come una struttura d’eccellenza.

Mentre molti altri centri e strutture per la PMA si trovavano a fronteggiare un’emergenza importante legata ai ritardi ed ai blocchi successivi al lockdown causato dalla pandemia, il centro di terzo livello che da tre anni opera a Lagosanto e salva la speranza di molte coppie infertili è riuscito a contenere queste difficoltà e ad andare avanti egregiamente nel suo percorso. È chiaro che le difficoltà ci sono state, ma pare che siano state contenute in una situazione di ordinarietà che ha permesso alle coppie di proseguire con i loro percorsi.

Recentemente intervistato, il responsabile della struttura, ginecologo Andrea Gallinelli, ha infatti tenuto a spiegare che è stato possibile contenere queste difficoltà grazie ad un’interruzione delle attività solo nel corso del primo vero e proprio lockdown. Ma in che modo è stato possibile fare tutto questo? L’organizzazione e la collaborazione da parte di tutti sono stati i punti veramente importanti che hanno permesso di ottenere questo risultato: inoltre, è stato possibile garantire la prosecuzione delle attività per la PMA anche grazie alla presenza ed alla disponibilità di spazi dedicati ed isolati.

Secondo quanto è emerso dalle dichiarazioni del responsabile del centro, anche le coppie hanno mostrato dei comportamenti costruttivi nei confronti del loro percorso di PMA, non lasciandosi frenare ed intimorire più del dovuto, anzi: non vi sono state rinunce o defezioni, ma solo richieste di chiarimenti e di approfondimenti anche legate alla possibilità di sottoporsi al vaccino durante il percorso. Una equipe di eccellenza segue le coppie e le prepara ad affrontare ogni difficoltà: probabilmente, questa è stata anche un’altra delle grandi opportunità che il centro ha offerto a tutti coloro che, durante la pandemia, sono comunque riusciti a coronare il loro sogno.

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