PMA in Danimarca e Italia: le differenze

Differenze sostanziali per la PMA in Danimarca e in Italia

A distanza di alcuni anni dalla decisione della Consulta in merito alla fecondazione eterologa in Italia (resa possibile e quindi legalizzata in quanto considerato incoercibile il diritto di diventare genitore), purtroppo vi sono ancora diverse problematiche che sembrano impedire a molte, troppe coppie, di ottenere l’accesso a questa tecnica. Una tecnica, la fecondazione eterologa, che di fatto prevede l’utilizzo di gameti che non appartengono alla coppia e che quindi potrebbe fornire una grande opportunità a quelle coppie per le quali l’infertilità è un fatto irreversibile (e per le quali sarebbe veramente impossibile concepire un figlio in modo naturale). Vediamo qual è la situazione nel nostro paese e quali sono gli aspetti importanti sui quali occorre fare qualche riflessione.

Ecco gli aspetti da considerare per quanto riguarda la PMA in Danimarca e Italia

PMA in Danimarca e Italia

PMA in Danimarca e Italia

La fecondazione assistita rappresenta, al giorno d’oggi, un insieme di metodi e tecniche che hanno lo scopo di sostenere le coppie alla genitorialità. Tuttavia, nel nostro paese la situazione si presenta in maniera ancora molto differente rispetto a quella che si ha in altre nazioni europee e non solo: basti pensare alla Danimarca, luogo in cui anche le donne single sono aiutate a diventare madri, con un supporto alla genitorialità che si osa definire da un lato moderno e contro ogni stereotipo, dall’altro lato furbo perché anche questo è un metodo per far salire il tasso di natalità che in molte altre nazioni (Italia compresa) continua ad essere molto basso.

Ciò che in effetti differenzia l’Italia ad altre nazioni è che nel nostro paese la famiglia viene ancora vista nel modo più tradizionale possibile: in sostanza, nella maggior parte dei casi l’opinione comune è quella di riconoscere una famiglia solo se essa è composta da marito, moglie e figli. Questo significa che non sono considerate famiglie, per esempio, quelle composte da donne single che vorrebbero avere un figlio tramite fecondazione assistita o che eventualmente sarebbero disposte ad adottare.

In nazioni come la Danimarca, invece, lo Stato aiuta fortemente anche le donne single che desiderano avere un figlio e, in molti casi, è di sostegno reale anche dal punto di vista materiale ed economico: per esempio, nel caso specifico il congedo di maternità arriva fino ad un anno perché è comprensivo dei mesi che spetterebbero al papà. Ma gli aiuti non si fermano qui perché, ad esempio, una volta terminata la maternità, la madre single ottiene dallo Stato tutto il supporto di cui ha bisogno, per esempio, ottenendo sconti e bonus per l’asilo nido e ricevendo sostegno in merito a tutti gli argomenti importanti come lo svezzamento del bambino e molto altro ancora.

Gli aiuti che le donne single ricevono sono, ovviamente, a monte: infatti, presso la banca del seme che si trova ad Aarhus anche le donne italiane single ottengono l’accesso alla PMA per un totale del 30%, e questo ci aiuta a far capire come la scelta di diventare madri anche in assenza di un padre dovrebbe essere considerata legittima, senza obbligare una donna single a recarsi in altri Stati in cui questa procedura è legalizzata e consentita.

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Fecondazione Eterologa Italia

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