Morto Vincenzo Abate: fu il primo in Italia a dare vita alla fecondazione assistita
Ha avuto inizio proprio con lui la fecondazione assistita in Italia: parliamo del ginecologo che, nel 1983, rese possibile la nascita della prima bambina avuta da due genitori con problemi di infertilità, e che negli ultimi giorni è venuto a mancare, alla veneranda età di 86 anni, lasciando però un’eredità molto importante, che è proprio quella della fecondazione assistita. Un uomo, Vincenzo Abate, che ebbe modo di intraprendere percorsi di studio davvero importanti ed a cui venne data anche la possibilità di entrare in contatto con i massimi maestri ed esponenti della fecondazione assistita in tutto il mondo, apprendendo molte risorse.
Vincenzo Abate e la sua esperienza: ebbe un grande interesse per la procreazione assistita in Italia
Morto Vincenzo Abate: il ginecologo che rese possibile l’ottenimento di una gravidanza in Italia con fecondazione assistita.
La procreazione medicalmente assistita in Italia comincia proprio da qui, insomma: ha infatti inizio nove mesi prima dell’11 gennaio del 1983, ovvero della data in cui venne data alla luce presso la clinica ospedaliera di Agnano (a Napoli) per mezzo delle tecniche di fecondazione artificiale, una bambina. I suoi studi furono molto importanti ed efficaci: grazie alla sua esperienza negli Stati Uniti – in cui, tra l’altro, aveva prestato servizio presso il New York Hospital – ebbe modo di imparare le tecniche per la riproduzione artificiale umana nel Belpaese. Ebbe modo, prima di raggiungere l’Italia e di far quindi nascere la bimba nel nostro paese, di incontrare anche i massimi esperti del settore e di apprendere da essi i metodi più efficaci per ottenere una gravidanza per mezzo della procreazione assistita.
Il ginecologo napoletano è morto qualche giorno fa, nella sua stessa città di nascita, dove ebbe modo di effettuare i primi studi e di insegnare la sua stessa esperienza all’Italia ed ai medici non solo della sua città, ma anche dell’Italia.
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