Malattie croniche intestinali e gravidanza: quali sono i problemi?
Ciao a tutte le donne in dolce attesa ed alle future mamme! Nel darvi oggi il bentornato nel nostro consueto e tanto atteso appuntamento con la rubrica di ogni settimana con Mamma si diventa, vogliamo parlare di un tema delicato ma sul quale possiamo dare delle belle notizie. Parliamo infatti della gravidanza e del collegamento che vi è tra essa e le malattie croniche intestinali, cercando però di rispondere ad una domanda molto diffusa tra chi soffre di queste patologie: la gravidanza può essere un’utopia in questi casi?
Malattie croniche intestinali: è bene ricercare la gravidanza nel periodo di remissione
La risposta è no. Molte donne che soffrono di problematiche di questo tipo – pensiamo soprattutto a problemi di salute come le colite ulcerosa e patologia del morbo di Crohn – si chiedono se la natura stessa della malattia possa essere in qualche modo in grado di impedire, appunto, una gravidanza. Nel rispondere a questo naturale dubbio che può emergere in merito, non dimentichiamo che in effetti queste patologie croniche – che alternano momenti di remissione a momenti di ritorno della malattia stessa – possono aumentare in qualche modo il rischio di problemi come aborto spontaneo o parto pre-termine, ma molto dipende dal loro stadio al momento del concepimento.
Il consiglio degli esperti in materia, quindi, consiste nel cercare di ottenere la gravidanza durante il periodo di remissione della malattia, che in genere ha una durata variabile da tre a sei mesi: questo comportamento, quindi potrebbe andare indurre verso un minore rischio di problemi che sono molto diffusi in questi casi, come ad esempio il basso peso alla nascita. Questo significa, quindi, che non bisogna rinunciare alla gravidanza quando si è affette da questo genere di patologie.
Arrivederci al prossimo appuntamento con la rubrica settimanale del venerdì dal titolo Mamma si diventa!
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