La posizione della placenta: scopri quanto è importante

Quanto è fondamentale la posizione della placenta

In gravidanza, si sviluppa sin dal concepimento la formazione della placenta, unico organo deputato al funzionamento della gestazione e indispensabile affinché avvenga lo sviluppo del feto nel modo corretto. Questo organo si forma proprio a partire dal concepimento, vive e funziona per tutta la durata della gravidanza, il tempo necessario affinché il feto ottenga tutte le sostanze utili alla sua crescita ed alla sua sopravvivenza, e viene espulsa dopo il parto, quando la sua attività non è più necessaria. Nonostante la sua importanza per il funzionamento della gravidanza, si sa ancora troppo poco, però, in merito a questo organo: per esempio, si conosce poco relativamente alla posizione della placenta, informazione, questa, che invece è molto importante perché in alcuni casi può determinare l’andamento della gravidanza in positivo o in negativo. Scopriamo di più.

Come è posizionata la placenta e cosa significa

La posizione della placenta

La posizione della placenta: ecco come può trovarsi attaccata all’utero.

Dopo la sua formazione che avviene in modo spontaneo in seguito al concepimento, la placenta si attacca all’utero della gestante, ma la posizione esatta in cui essa va a porsi non è uguale per tutte le donne, né è uguale per tutte le gravidanze anche relativamente alla stessa persona. Essa può posizionarsi sostanzialmente in una delle tre posizioni seguenti:

  • Davanti, quindi in posizione anteriore (viene detta placenta anteriore);
  • Dietro, quindi in posizione posteriore (e per questo viene chiamata placenta posteriore);
  • In fondo, oppure su uno dei due lati.

La posizione anteriore e quella posteriore sono del tutto normali, e non indicano particolari differenze per l’andamento della gravidanza. C’è chi sostiene che avere la placenta posteriore faccia sentire prima i movimenti del feto, perché non c’è alcun ostacolo tra lui e la pancia, ma di contro sembra che eventuali anestesie (epidurale o spinale) siano più complesse in caso di placenta posteriore.

Tuttavia, esiste una tipologia di placenta, detta inizialmente “bassa” (ma la denominazione esatta è “previa”) che comporta rischi importanti per il feto: se quest’organo si posiziona in basso, infatti, significa che non si trova ad una distanza di sicurezza dal bordo dell’orifizio uterino interno dell’utero, e questo può generare un pericolo importante per mamma e bambino. In questi casi, infatti, è molto più facile andare incontro ad emorragie e perdite di sangue anche abbastanza importanti e, infine, anche ad un distacco della placenta con conseguente rischio per la vita del feto: la placenta, infatti, non è elastica, e di conseguenza non può accompagnare la distensione del segmento inferiore, con serie complicanze per il feto. Occorre, in questi casi, essere seguiti scrupolosamente dal proprio ginecologo ed osservare assoluto riposo per tutta la durata della gravidanza o, almeno, fino a quando la placenta non cambi posizione: è infatti possibile che nel terzo trimestre la placenta salga e che quindi non si sia più di fronte ad una condizione di pericolo.

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Fecondazione Eterologa Italia

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