Incinta dopo un raschiamento si può

Incinta dopo raschiamento: è davvero possibile?

Incinta dopo un raschiamento: si può?

È possibile rimanere incinta dopo un raschiamento? Ed in che modo possiamo migliorare il nostro corpo e renderlo più adatto ad accogliere una nuova gravidanza, dopo una finita con un aborto spontaneo? Quali sono i tempi giusti per evitare che una nuova gravidanza possa essere dannosa per la nostra salute, e magari non andare a buon fine? Scopriamo insieme quali sono le componenti emotive e psicologiche, ma anche fisiche e fisiologiche, che possono essere determinate appunto da una gravidanza terminata con un aborto spontaneo, e come affrontare sia dal punto di vista fisico che nell’impatto emotivo una nuova gravidanza.

Quanto tempo aspettare prima di rimanere di nuovo incinta dopo un raschiamento?

Incinta dopo raschiamento: è possibile? Ecco alcuni consigli in merito.

Scoprire di essere in dolce attesa è, per la maggior parte delle donne, un’emozione incontrollata che provoca sensazione di gioia, euforia, ma anche qualche ansia e preoccupazione. Anche quando si ha un test di gravidanza positivo, infatti, ciò non vuol dire necessariamente che si è di fronte ad una gravidanza che proseguirà nel migliore dei modi e che si concluderà con la nascita di un figlio: ci sono moltissime variabili e diversi fattori che possono influire sulla corretta prosecuzione della gravidanza, ed è molto importante essere preparate all’eventualità che possa verificarsi un evento drammatico, come la sua improvvisa interruzione.

Certo, questo non significa che sia necessario vivere i momenti della propria gravidanza con ansia e depressione, anzi: è provato che affrontare la vita in una maniera serena, accogliendo tutte le eventualità ma anche imparando a prevenire (attraverso l’alimentazione e lo stile di vita, soprattutto) eventuali problemi, sia molto importante ed abbia un impatto decisamente positivo anche su questioni come la dolce attesa.

In linea di massima, non sono rari i casi in cui una gravidanza finisca con un aborto spontaneo: questo determina delle conseguenze importanti, sia dal punto di vista emotivo che fisico. Sotto il profilo fisico, una gravidanza che si interrompe con un aborto spontaneo deve essere spesso accompagnata da una serie di controlli e trattamenti che “ripuliscano” il corpo femminile e lo rendano pronto ad accogliere un’eventuale successiva gravidanza. In particolare, tra questi trattamenti, ricordiamo il raschiamento, trattamento che deve essere necessariamente effettuato in alcuni casi. Dal punto di vista emotivo, la donna si deve confrontare con le normali conseguenze di una gravidanza interrotta non per sua volontà: vengono fuori sentimenti contrastanti, emozioni negative, ansie, paure e dubbi anche relativi alla propria capacità di portare avanti una gravidanza e di mettere al mondo un figlio.

Oltre a tutte le componenti emotive di cui abbiamo parlato, c’è, in moltissime donne, anche la paura di non riuscire più a rimanere incinta dopo il raschiamento: bisogna rassicurare queste donne, perché in realtà, normalmente, un raschiamento non intacca la normale funzionalità uterina, anche se è sempre consigliato seguire le indicazioni mediche e ginecologiche prima di cercare una nuova gravidanza.

Quel che è veramente importante è soprattutto attendere qualche ciclo mestruale perché l’ovulazione torni alla normalità, ma anche per dare all’utero tutto il tempo necessario per riprendersi ed essere pronto ad una nuova attività.

 

Tempi di attesa

Sui tempi di attesa tra un raschiamento e la ricerca di una nuova possibilità di gravidanza, ci sono pareri diversi, ed è per questo che la cosa migliore è sempre attenersi ai consigli ed alle indicazioni mediche in merito. Secondo alcuni ginecologi, è importante attendere due cicli mestruali prima di riprovare a rimanere incinta dopo un raschiamento, mentre secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è opportuno che questa attesa si estenda fino a 6 mesi, per essere veramente certi che l’utero sia pronto.

 

Motivi e cause di un aborto spontaneo

I motivi per cui si può verificare un aborto spontaneo sono tanti. In genere, un quarto delle donne può andare incontro ad un fenomeno come questo che, ovviamente, può mettere in crisi la donna che lo vive, anche per quel che riguarda l’aspetto propriamente emotivo. Tra le cause di un aborto spontaneo vi sono uno sviluppo incompleto o anomalo dell’embrione causato da infezioni dell’utero o malformazioni anatomiche e genetiche, ma anche squilibri ormonali e, non da ultimo, anche lo stile di vita della mamma: una dieta troppo restrittiva o al contrario troppo calorica (prima causa di obesità), stress psicofisico a cui si viene continuamente sottoposte, sono alcune delle situazioni che si possono verificare.

 

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Fecondazione Eterologa Italia

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