Gravidanza nel mondo: anche in Africa e in Cina tante leggende
Ciao a tutte le neo mamme ed alle future mamme, e come sempre bentornate nel nostro consueto appuntamento con la rubrica interamente dedicata alla gravidanza, dal titolo “Mamma si diventa”! Nel nostro consueto appuntamento di oggi vogliamo parlare di come viene vissuta la gravidanza nel mondo, non dal punto di vista medico o scientifico, bensì sotto il profilo culturale e sociale: già, perché così come vi sono numerose credenze popolari nella nostra società, anche altrove la gravidanza è corredata di miti e leggende!
Gravidanza nel mondo: tante le leggende sui nove mesi
Una delle leggende più interessanti che riguardano il periodo della dolce attesa è quella che riguarda la particolare correlazione che sussiste tra la gravidanza e l’alimentazione. Secondo numerose credenze (tra l’altro alcune presenti anche in Italia, con le cosiddette “voglie”), le future mamme devono astenersi dal mangiare alcuni tipi di alimenti che rischierebbero di creare dei problemi al feto. Alcuni languorini, insomma, qualora non vengano soddisfatti, possono essere problematici dal punto di vista estetico per il bebè, che potrà quindi avere delle conformazioni estetiche sulla pelle di determinate forme e colori, che noi conosciamo come voglie.
In Malawi, poi, le donne in gravidanza non possono consumare uova, perché il rischio sarebbe quello di partorire dei neonati con la testa di forma ovale, mentre in Cina non si può mangiare la carne di cane durante i mesi di gravidanza, perché il bimbo, una volta nato, potrebbe mordere il seno della mamma durante la poppata.
Tra le altre credenze che si associano alla gravidanza vi è poi quella secondo la quale la donna incinta deve rimanere rinchiusa per tutto il periodo della dolce attesa, altrimenti il suo sguardo potrebbe essere produttore di malessere in chi lo incontra. Credenze, insomma, che si dipanano in tutto il mondo, e se alcune sono simili o vicine alle nostre, altre hanno un aspetto ancora più assurdo ed inconcepibile in età moderna ed in una società altamente evoluta, come la nostra.
Arrivederci al prossimo appuntamento con la rubrica dedicata alla gravidanza!
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