come scegliere clinica pma

Eterologa: Guida alla scelta della clinica giusta

Come scegliere il miglior Centro per la PMA (omologa/eterologa-ovodonazione)?

Mettere al mondo un figlio, a volte, può essere più difficile di quanto non si pensi. Lo sanno molto bene tutte quelle coppie che, dopo aver preso la fatidica decisione di mettere su famiglia, vengono prese di mira da aspettative che non riescono a soddisfare. E che, di fronte all’ennesima domanda dell’amico o parente di turno su una possibile gravidanza, sono costretti a glissare elegantemente, spesso soffocando malesseri, dispiaceri e delusioni del tutto normali quando ci si sente messi sotto pressione e non si riesce a realizzare un desiderio così importante, come quello di diventare genitori.

INTRODUZIONE

In questa guida vogliamo cercare di dare voce a tutti i dubbi ed alle perplessità che possono riguardare tutte le coppie in difficoltà, e fornire risposte il più possibile accurate e precise. Ci sono diversi modi per capire la propria clinica giusta, ed è corretto non sottovalutarli ma alla fine, di una cosa siamo certi, il centro giusto è solo quello che porta effettivamente a diventare genitori.


  • 1Infertilità di coppia: un problema con diverse cause

L’infertilità è sicuramente un problema che, al giorno d’oggi, sono in tanti a dover affrontare. Parliamo, ovviamente, sia di infertilità al femminile che di infertilità al maschile, sottolineando che, se per loro natura le donne sono più soggette ad una graduale perdita della capacità di essere fecondate quando iniziano a non rientrare più nella cosiddetta età fertile, d’altra parte è possibile, specialmente al giorno d’oggi, che le motivazioni che portano all’incapacità di avere figli siano simili, per uomo e donna, più di quanto non ci si aspetti.

Stile di vita inadeguato, alimentazione non controllata (e quindi assenza di attività fisica, metabolismo lento e peso eccessivo), abuso di fumo e alcol sono solo alcune delle condizioni che possono
influire sulla fertilità femminile e su quella maschile. E, dulcis in fundo, l’età sempre più avanzata nella quale la coppia decide di costruire il nido è un problema che interessa anche il cosiddetto sesso forte: sebbene non sia direttamente interessato da infertilità causata dall’età che avanza, anche l’uomo è soggetto a conseguenze legate al fattore anagrafico, specialmente per quel che concerne la qualità del liquido seminale, sempre più impoverito da un insieme di fattori che include anche l’aspetto biologico.

Cosa fare, come comportarsi?

Di fronte al problema dell’infertilità, però, sono tante le coppie che decidono di parlarsi apertamente e di affrontarlo non solo dal punto di vista emotivo e psichico, ma anche sotto il profilo funzionale. Quando si è di fronte ad una evidente incapacità fisica di ottenere una gravidanza, per esempio quando si hanno rapporti mirati e non protetti per almeno un anno, è sempre consigliabile fare dei controlli ad ampio spettro, sia al femminile che al maschile, per iniziare a capire se c’è qualcosa che non va, ed eventualmente come affrontare il problema.
Il primo passo è sempre quello di rivolgersi al proprio medico di fiducia, meglio ancora se il proprio ginecologo (nel caso delle donne) ed al proprio andrologo (nel caso degli uomini). Per le donne sarà
sicuramente necessario fare delle visite complete ed accurate, che includano anche un’anamnesi precisa relativa anche al proprio ciclo mestruale; per gli uomini, un passo importante potrebbe essere quello di sottoporsi ad uno spermiogramma, un esame fondamentale e molto utile per stabilire la qualità e la quantità degli spermatozoi.

Come già detto, i problemi che possono portare ad un’assenza di test positivo anche dopo tanti tentativi sono molti, ed è per questo che i passi di cui abbiamo parlato devono essere considerati soprattutto in maniera generica: è solo rivolgendosi al giusto centro per la procreazione medicalmente assistita, infatti, che si può accorciare il passo verso la risoluzione del problema.
Nel campo della PMA, però (questo è l’acronimo che indica la terminologia legata alla procreazione medicalmente assistita), gli aspetti da prendere in considerazione sono molteplici. Scegliere la giusta clinica è il passo più importante, ma molto spesso è anche quello più difficile: i centri che si occupano di fornire indicazioni, soluzioni e terapie contro l’infertilità sono i più svariati, sia a livello pubblico che privato, senza considerare il grande dilemma, ancora oggi presente, che riguarda la scelta tra i centri italiani e quelli esteri.

 


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  • 2Scelta della clinica giusta: estero oppure no?

Le due grandi categorie di fecondazione sono la fecondazione eterologa e la fecondazione omologa. Nel primo caso, si è di fronte ad un insieme di metodi che vengono utilizzati per ottenere una gravidanza utilizzando i gameti esterni alla coppia, quindi seme e/o ovociti, a seconda che l’infertilità interessi uno dei due componenti o entrambi. Quella omologa, invece, prevede che l’inseminazione artificiale e tutte le tecniche utilizzate facciano uso di gameti appartenenti alla coppia stessa: è chiaro che per accedere all’una o all’altra tipologia è necessario che vi siano delle condizioni precise, che devono essere analizzate e indicate dopo una serie di test ed esami.

Va a sé, inoltre, che la scelta della fecondazione eterologa sia anche una scelta difficile per motivi etici che possono essere legati alla coppia: non tutte le coppie riescono ad accettare (almeno non in prima battuta) che il concepimento avvenga utilizzando gameti che non appartengono ad uno dei due componenti, o ad entrambi.
Fino a quando in Italia non era possibile sottoporsi alla fecondazione eterologa per motivi legislativi (è solo da qualche anno, infatti, che la Corte si è espressa in materia, rendendo incoercibile il diritto ad avere figli), le coppie decise ad intraprendere questo percorso si rivolgevano alle cliniche estere, perché in territorio straniero (in moltissime nazioni) l’eterologa era una scelta possibile, ed oltretutto anche molto più semplice e veloce.

Da qualche anno, anche in Italia è possibile accedere a questa tecnica, ma molte condizioni spesso spingono le coppie a continuare ad alimentare il cosiddetto turismo riproduttivo: una di queste condizioni è lo scarso numero di donazioni di gameti in Italia (sicuramente non al meglio incentivate) che comporta, come conseguenza, liste d’attesa molto lunghe per le coppie che vogliano sottoporsi alla PMA di tipo eterologo. E, come abbiamo detto, in questo settore il tempo può essere molto più prezioso di quanto non si pensi.
In molte cliniche estere i tempi sono decisamente più veloci e le condizioni di accesso (come ad esempio i requisiti richiesti) sono molto più accomodanti: questo continua a spingere molte coppie a preferire l’accesso alla PMA, specialmente per quanto riguarda la fecondazione eterologa, presso le cliniche straniere.
In ogni caso, il consiglio più utile è quello di capire prima di tutto quale problema interessa la coppia, e che livello di soddisfazione i centri italiani possono dare rispetto a quelli stranieri: infatti, anche se in Italia siamo ancora di fronte ad ostacoli e problemi che riguardano l’accesso alle tecniche contro l’infertilità, esistono dei centri di eccellenza che vale la pena di visitare, almeno per un consulto.

 


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  • 3Come scegliere la clinica giusta per sottoporsi alla PMA


Da quando in Italia è stata sdoganata la fecondazione eterologa, sicuramente è molto più semplice avere accesso alla PMA, ma questo comporta anche l’insorgenza di numerosi dubbi e perplessità che riguardano coloro che vogliono avvicinarsi a questo settore.
Alcuni passi sono essenziali per scegliere la clinica giusta per sottoporsi alla PMA.

Vediamone alcuni.

 

Informarsi bene sui centri della propria Regione

Molto spesso si decide subito di non perdere tempo e di recarsi in altre Regioni, magari dove è presente una clinica di cui si è sentito parlare molto bene, oppure di recarsi subito all’estero. Invece, prendersi un po’ di tempo per confrontare i centri presenti all’interno della propria Regione è molto importante, perché rimanere all’interno del proprio territorio è sicuramente una scelta confortevole dal punto di vista delle spese, ma anche dei tempi che possono essere necessari per la fecondazione assistita.

Informarsi bene, anche parlando con il proprio specialista di fiducia, è un passo dal quale non si può prescindere: anche se inizialmente sembra una perdita di tempo, in realtà è il primo passo da compiere per evitare errori. Avere le idee chiare è un ottimo punto di partenza.

 

Non cedere alle false promesse

Quando ci si trova in condizioni di disperazione, è molto facile cadere nella tentazione di cedere a false promesse, spesso annebbiati da una serie di parole che, tuttavia, non sono seguite sempre da fatti inconfutabili. Quindi, i risultati miracolosi devono essere presi con le pinze, ed è necessario invece privilegiare i centri in cui sono evidenziati costi chiari e trasparenti, tempi non eccessivamente lunghi, supporto emotivo presente, e capacità provata di diagnosi e di trattamento.

 

Centro privato o pubblico?

Secondo un’indagine del 2020, in Italia sono iscritti al registro PMA 341 centri. Scegliere quello giusto può essere difficile anche per via della numerosa presenza di cliniche sparse per il Belpaese; ed è ancora più complicato scegliere la clinica giusta se consideriamo le difficoltà legate alla distinzione tra centri pubblici (o comunque convenzionati con il SSN) o centri completamente privati.
Sicuramente è bene fare una precisazione: i centri pubblici comportano dei vantaggi specialmente dal punto di vista economico, perché per accedere alle prestazioni è sufficiente pagare il ticket; quelli privati, di contro, sono più morbidi per quel che riguarda i requisiti ed offrono molto spesso all’interno del loro pacchetto un numero di tentativi abbastanza elevato, anche con la formula “Soddisfatti o rimborsati”. È comunque sempre bene leggere attentamente le clausole, prima di fare la propria scelta.
È anche bene sapere, da ultimo, che i tempi di attesa per i centri privati sono meno elevati rispetto a quelli pubblici: una considerazione che va fatta, specialmente quando non si ha a disposizione tutto il tempo del mondo.

 


Il passaparola aiuta?

Sicuramente iscriversi a gruppi specifici per la fecondazione assistita può essere di aiuto per confrontarsi, allo scopo di scegliere più agevolmente la clinica giusta, anche in funzione della diversità dei problemi che possono causare infertilità maschile, femminile o di coppia. Avere la possibilità di confrontarsi con altre coppie che hanno lo stesso problema e che magari attraversano le medesime difficoltà è molto importante, ed è di grande aiuto anche dal punto di vista emotivo. La parte emotiva, infatti, gioca un ruolo non decisivo, questo va ammesso, ma sicuramente fondamentale nel coronamento di questo sogno.

 

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