Spermiogramma: come si fa? Cos’è?

Spermiogramma (o analisi del seme): come si fa e cos’è

Generalmente, quando un uomo ed una donna in età fertile hanno rapporti sessuali mirati, consecutivi e non protetti, è possibile che, in una percentuale variabile a seconda di una serie di fattori (primo fra tutti, l’età della donna) avvenga il concepimento e si dia inizio ad una gravidanza. Tuttavia, al giorno d’oggi, si riscontrano casi di infertilità molto più evidenti ed importanti rispetto a quanto non avvenisse fino a qualche anno fa, e le cause per cui ciò si verifica sono sicuramente variabili: la mancata gravidanza, anche a fronte di un numero importante di tentativi, può dipendere da una infertilità di coppia che può essere scatenata da diversi fattori, tra cui l’età avanzata della donna, ma anche abitudini sbagliate e fattori ambientali. Nel caso in cui una gravidanza non si verifichi entro un anno dall’inizio del primo tentativo, i medici consigliano alle coppie di approfondire la questione, cercando di capire, attraverso specifici esami ed analisi, quale sia l’elemento scatenante e se esso possa essere eliminato al fine di garantire una normale procedura di fecondazione. Tra i test e gli esami che in genere vengono consigliati e prescritti, vi è anche quello relativo all’esame del liquido seminale, detto anche spermiogramma, per chiarire le caratteristiche di cui è composto lo sperma, diverso dalla spermiocoltura, che invece serve a ricercare microrganismi patogeni nello sperma. Ma vediamo cos’è e come si fa lo spermiogramma, ed in cosa si differenzia dalla spermiocoltura.

 

Spermiogramma o spermiocoltura? Ecco come si fa e perché

Spermiogramma come si fa

Spermiogramma: come si fa, cos’è ed in cosa differisce dalla spermiocoltura.

Come abbiamo avuto modo di anticipare, lo spermiogramma è un’indagine diagnostica che ha lo scopo di analizzare la fertilità maschile, in particolar modo studiando alcune caratteristiche del seme che ne possono determinare una maggiore o minore capacità di fecondazione. Esso viene prescritto, insomma, nel momento in cui sia evidente l’incapacità di fecondazione dell’ovocita femminile, per ricevere informazioni utili sulla qualità e sulle caratteristiche del liquido seminale ed eventualmente anche indirizzare la coppia verso la giusta cura.

Pertanto, lo spermiogramma è molto diverso dalla spermiocoltura: questo tipo di esame, infatti, serve semplicemente a rilevare la presenza di microrganismi patogeni nello sperma allo scopo di individuare l’eventuale presenza di un’infezione genitale e quindi anche trovare la giusta cura.

Si tratta, in ogni caso, di strumenti di analisi dello sperma, ma mentre nel primo caso questa analisi è finalizzata più che altro al corretto trattamento dell’infertilità, nel secondo caso essa serve soprattutto a combattere eventuali infezioni a carico dell’apparato genitale.

 

Ma come si fa lo spermiogramma?

Perché l’esame sia effettuato nella maniera più idonea e corretta, è necessario che esso venga eseguito in seguito ad un periodo di astinenza dall’attività sessuale, variabile (a seconda del consiglio e suggerimento del medico) da 2 a 7 giorni. Condizione necessaria per rendere l’esame davvero valido è che lo sperma, una volta raccolto in un contenitore sterile e privo di sostanze dannose, venga conservato nella maniera corretta (a temperatura ambiente, quindi, e non deve subire cambiamenti drastici) e che venga portato in laboratorio entro un’ora dalla raccolta. L’ideale sarebbe che esso venga raccolto nello stesso centro in cui verrà analizzato, per limitare al massimo ogni possibile cambiamento che potrebbe rendere vano l’esame dello sperma.

I parametri che vengono valutati nell’analisi dello sperma sono molto utili, perché servono non tanto a conclamare un’infertilità maschile, quanto, invece, a confermare la presenza di alcuni elementi che potrebbero interferire con la normale riproduzione. I parametri macroscopici sono il colore, il volume, l’aspetto, il PH, il grado di liquefazione e viscosità. I parametri microscopici, invece, sono:

  • La concentrazione del liquido seminale: per essere considerata nella norma, essa deve essere superiore a 20 milioni di spermatozoi per ml, con un limite minimo accettabile pari a 15 milioni per ml. In caso di concentrazione minore, si è davanti ad una diagnosi di oligospermia, che diventa grave se il numero scende sotto i 5 milioni/ml; se non vi sono spermatozoi, si parla invece di azoospermia;
  • La motilità degli spermatozoi: anche questo è un parametro importante, che serve per lo più a valutare la capacità degli spermatozoi di risalire le vie genitali femminili per avviare la fecondazione. Se si p di fronte ad una astenozoospermia, significa che la percentuale di spermatozoi con motilità progressiva è inferiore al 32% con motilità progressiva;
  • La morfologia degli spermatozoi: un normale spermatozoo è formato da una testa, collo e coda, con dimensioni della testa di 3-5 μm di lunghezza e 2-3 μm di larghezza. Se il numero degli spermatozoi che presentano un aspetto normale è inferiore al 4%, si parla di teratozoospermia.

Se i parametri risultano alterati, in genere è il medico di riferimento a decidere il da farsi; tendenzialmente, per scongiurare eventuali falsi allarmi dovuti ad infezioni o eventuali influenze che possono essere transitorie, si consiglia di ripetere l’esame del liquido seminale dopo un mese.

 

Quando si deve fare lo spermiogramma?

Lo spermiogramma è il test più semplice da eseguire se si sta cercando di concepire e si incontrano difficoltà; può indicare rapidamente il giusto corso da seguire in caso di ulteriore trattamento.

Ad esempio, gli squilibri ormonali o le infezioni che possono impedire il concepimento possono essere trattati in base ai risultati. In caso di una normale analisi del seme, l’infertilità può essere esclusa da parte dell’uomo e ulteriori esami possono concentrarsi sulla donna.

Un’analisi del seme è utile anche se si vuole prevenire il concepimento.

 

Quali sono le possibili cause di una motilità spermatica insufficiente?

Una disfunzione nella maturazione degli spermatozoi può essere innescata da una malattia, ma può anche essere ereditata. Le cause che si conoscono sono:

  • Un’infezione da parotite durante l’infanzia
  • Vene varicose nei testicoli (varicocele)
  • Testicoli ritenuti
  • Tumori già operati
  • Problemi ormonali
  • Cause genetiche (anomalia cromosomica)
  • Stress e inquinamento ambientale

Le infezioni acute possono anche ridurre temporaneamente la motilità degli spermatozoi. Nel formulare la loro diagnosi, i medici, di solito, considerano tutte le potenziali cause di un problema di fertilità e su questa base formulano le loro raccomandazioni per le migliori soluzioni di trattamento.

 

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Fecondazione Eterologa Italia

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