Credenze popolari in gravidanza: i falsi miti sono ovunque
Bentornate nel nostro consueto appuntamento del venerdì con la rubrica dal titolo “Mamma si diventa”: nella nostra rubrica di oggi vogliamo parlare ancora una volta di falsi miti in gravidanza, o meglio di credenze popolari che riguardano il delicato periodo della gestazione, e che non riguardano solo il nostro paese ma sono presenti un po’ ovunque, seppur con qualche piccola variazione.
Ecco alcune credenze popolari in gravidanza, le più diffuse e famose
Secondo una di queste credenze popolari in gravidanza, che riguarda in realtà moltissimi paesi, pare che una donna in gravidanza non debba posare il suo sguardo su persone, cose, animali brutti o deformi, perché questo comportamento potrebbe portare a partorire un bimbo deforme o brutto, esattamente come la persona o la cosa che è stata guardata in gravidanza. Una accortezza, chiaramente, che non ha alcun fondamento scientifico ma che molte donne si sono sempre attenute a rispettare, per paura che un loro comportamento opposto potesse provocare la nascita di un bimbo malformato.
Ci sono poi molte altre credenze popolari che si legano al tema della gravidanza. Una di esse riguarda i gioielli: se in Messico è necessario indossare la cosiddetta “bola messicana”, un ciondolo a forma di “palla” con un sonaglino, che dovrebbe richiamare l’attenzione dell’angelo custode del bimbo, in molti altri paesi del mondo indossare una collana potrebbe essere pericoloso per la gestante, o meglio per il neonato. Infatti, catenine o collanine indossate dalla futura mamma potrebbero far attorcigliare il cordone ombelicale attorno al collo del bambino, con conseguenze fatali per il futuro nato. Anche questa, come tutte le credenze legittimate dal popolo e riportate oralmente di madre in figlia, chiaramente, è solo una leggenda e non ha nulla a che vedere con la salute o con la possibile morte prematura del feto.
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