Stress e gravidanza: le migliori opportunità per la fecondazione assistita alle insegnanti.
Al giorno d’oggi per i più svariati motivi può risultare abbastanza difficile, per una donna, rimanere incinta al primo colpo. Spesso la motivazione è da demandarsi a problematiche legate all’età materna avanzata, visto che, a causa della scarsa sicurezza economica, è abbastanza diffuso per una coppia decidere di mettere su famiglia molto tardi rispetto a qualche decennio fa. Ma tra i fattori che possono incidere nella riuscita di una gravidanza vi è anche lo stress: ce lo dice uno studio inglese, secondo il quale le donne che lavorano come insegnanti – e quindi meno sottoposte a stress – sono quelle che hanno maggiori possibilità di rimanere incinta con fecondazione assistita.
Combinazione di stress e gravidanza: con fecondazione assistita migliore successo per le insegnanti
Sono le insegnanti le donne che riescono ad ottenere più facilmente una gravidanza con la fecondazione assistita: secondo gli studiosi dell’Università di Nottingham – che hanno presentato gli esiti delle loro ricerche alla rivista American Society for Reproductive Medicine Congress in Salt Lake City, pare che un lavoro meno sottoposto a stress possa contribuire a rendere la donna serena ed anche predisposta ad avere un figlio.
Il motivo? Le insegnanti possono contare su lunghi periodi di vacanza, ed in questo modo possono staccare davvero la spina, e libere da ogni impegno professionale hanno molto più tempo per prendersi cura di sé stesse.
E l’esito dello studio non è da sottovalutare, specialmente se consideriamo che le donne che lavorano come insegnanti hanno ben sei volte in più la possibilità di ottenere una gravidanza rispetto a chi svolge altri tipo di lavoro: il 60% delle possibilità in meno è dedicato invece alle donne che lavorano in banca, le quali non riescono ad ottenere così facilmente una gravidanza a causa dell’eccessivo stress a cui sono sottoposte.
Ovviamente, non tutte le donne hanno la fortuna di lavorare come insegnanti: per ovviare a questo problema, si potrebbe però cercare di vivere in maniera più serena, a prescindere dal tipo di lavoro o di occupazione che si svolge.
Non ci sono commenti