Violato anonimato donatori: la denuncia dell’Associazione Coscioni
Da quando, in Italia, la fecondazione eterologa è stata dichiarata legittima in seguito alla decisione della Corte Europea avvenuta il 9 aprile 2014, sono stati diversi i problemi che le regioni, ed in particolare i centri per la fecondazione assistita, hanno dovuto affrontare. Uno tra questi è stato (ed è ancora, senza alcun dubbio) quello relativo all’esiguo numero di donazioni dei gameti: un problema rilevante, se pensiamo che l’eterologa è possibile solo se le coppie possono fare riferimento ai gameti esterni. Ma un altro problema è emerso negli ultimi giorni: secondo l’Associazione Luca Coscioni è stato infatti violato anonimato donatori di gameti in Italia.
La denuncia: violato anonimato donatori gameti
Filomena Gallo, segretario dell’Associazione, ha chiesto a Beatrice Lorenzin, attuale ministro della salute, che in seguito alla gravissima violazione dell’anonimato dei donatori di gameti in Italia, venga rimosso il direttore del Centro Nazionale Trapianti.
Violato anonimato donatori in Italia: la denuncia dell’Associazione Luca Coscioni.
Si tratta di una violazione gravissima: i dati personali e sensibili dei donatori di gameti del nostro paese – nome e cognome, professione, residenza – hanno viaggiato liberamente e senza alcun tipo di protezione via fax dal Centro Nazionale Trapianti a Regioni e Centri di Procreazione medicalmente assistita. Questo è un fatto gravissimo, perché non è stato garantito il rispetto della privacy non solo delle persone che hanno donato i loro gameti, ma anche delle famiglie che hanno ricevuto e utilizzato quei gameti, e dei nati dalle procedure di fecondazione assistita.
Una violazione grave, che secondo Filomena Gallo “non trova giustificazione”: le violazioni di privacy sono avvenute dal mese di marzo al mese di giugno, senza alcuna garanzia dell’anonimato dei donatori.
“La condotta del Cnt non è conforme alle legge sulla privacy“, è quanto è stato dichiarato dalla Gallo, che ha chiesto che “colui che ha determinato tale violazione dal mese di marzo fino al 30 giugno scorso, cioè il responsabile del Centro nazionale trapianti venga rimosso con effetto immediato. Se ciò non dovesse accadere il ministro sarà corresponsabile di questo fatto grave “.
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