Trapianto di utero contro l’infertilità femminile: oggi si può
Drew e Jennifer avevano tanto sperato che avvenisse un miracolo nella loro famiglia: Jennifer, infatti, aveva scoperto sin dall’età di 17 anni che non avrebbe mai potuto concepire un figlio in maniera naturale, in quanto priva dell’utero e quindi delle possibilità di essere fecondata. Questo aveva spinto la donna ad essere convinta che, qualora avesse desiderato di avere un bambino, avrebbe dovuto necessariamente ricorrere alla maternità surrogata oppure all’adozione: una decisione, però, che è stata capovolta grazie ai progressi fatti in campo medico e scientifico per l’infertilità.
Combattere l’infertilità femminile con il trapianto di utero: ecco in che modo
Così, grazie ad un trapianto durato dieci ore, Jennifer e Drew hanno potuto ricevere il dono più grande, quella telefonata che li ha informati del fatto che la 33enne era rimasta incinta in seguito all’impianto dell’embrione fecondato: una gioia che ha ridato loro la speranza, e dalla quale è nato il piccolo Benjamin, il secondo neonato da trapianto di utero negli Stati Uniti.
Questo fa di Benjamin un vero miracolo, e di questo trapianto una vera e propria frontiera contro l’infertilità: ad oggi, infatti, il trapianto di utero rappresenta ancora un evento in fase sperimentale, ma grazie a queste sperimentazioni, sarà possibile un giorno essere di grande aiuto a tutte quelle donne che hanno dei problemi molto gravi all’utero. Il primo caso di nascita da utero trapiantato, negli Stati Uniti, è avvenuto nel 2019, anche se questa tecnica era stata già usata da qualche anno, seppur in maniera ancora fallimentare.
Si è comunque convinti (ed i medici sono tutti d’accordo su questo) che ciò rappresenti comunque, e davvero, un progresso fondamentale per la scienza e per la medicina, in grado di fornire supporto sistematico e reale a tutte quelle coppie che ne hanno davvero bisogno.
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