Tiroidite e fecondazione assistita

Tiroide e PMA: l’importanza del suo funzionamento

Tiroide e PMA: un legame che deve essere compreso

Rivolgersi ad un centro specializzato nella procreazione medicalmente assistita rappresenta, per molte coppie, un importante barlume di speranza quando non si riesce ad ottenere una gravidanza in maniera naturale. Tuttavia, anche il percorso della fecondazione assistita (con tutte le tecniche che ne conseguono) potrebbe essere oggetto di qualche intoppo e non essere così facile, specialmente quando vi sono problemi di salute latenti che condizionerebbero, in ogni caso, la riuscita del trattamento. Uno di questi è relativo al malfunzionamento della tiroide: secondo ultime notizie, infatti, se questa ghiandola non funziona nel modo corretto, possono esservi problemi nella riuscita del trattamento di PMA. Una situazione, questa, che deve essere pertanto valutata con molta attenzione: vediamolo nel dettaglio.

Il funzionamento della tiroide per il successo della PMA è fondamentale

Tiroide e PMA

Tiroide e PMA: l’importanza del suo funzionamento per le procedure di fecondazione assistita.

A fornirci indicazioni ed informazioni più precise circa il possibile legame tra la tiroide e la minore o maggiore riuscita dei trattamenti e delle tecniche di PMA sono le Linee guida dell’European Thyroid Association che sono state di recente stilate e pubblicate dall’Associazione Medici endocrinologi. Lo scopo è quello di informare medici e pazienti relativamente al possibile grado o livello di insuccesso delle procedure che prevedono la fecondazione assistita in quei pazienti che soffrono di disturbi o malfunzionamento della tiroide.

Secondo queste indicazioni, infatti, pare che un livello di TSH troppo elevato (oltre i limiti di norma) sarebbe da associare ad un maggiore livello di insuccesso delle procedure e delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Ma quali sono gli esatti motivi per cui è presente questo legame?

Secondo gli endocrinologi che hanno portato all’attenzione di medici e pazienti l’importanza di non sottovalutare i disturbi alla tiroide, la terapia che in genere viene messa in atto per la stimolazione ovarica fa salire la concentrazione di estradiolo. Di conseguenza, si assiste anche ad un considerevole aumento del thyroxine-binding globulin, che comporta un incremento dell’elemento di ormone della tiroide e riduzione della frazione libera. Cosa significa tutto questo in parole povere? Che quando una donna è soggetta ad una stimolazione ovarica, nel suo corpo avviene una combinazione di elementi che comporta chiaramente maggiore stress per la tiroide: in casi normali, lo stress a cui è sottoposta questa ghiandola non determina nulla di particolarmente evidente dal punto di vista clinico, ma nel caso in cui sia presente una tiroidite cronica autoimmune oppure ipotiroidismo, c’è un elevato rischio di andare incontro ad insufficienza funzionale. Questo potrebbe determinare un minore grado di successo delle procedure per la fecondazione assistita.

Situazione, questa, che non deve essere sottovalutata in quanto, non approfondendo la questione, ci si potrebbe ritrovare di fronte ad una infertilità della quale non si conosce o non si riesce a determinare la causa, sebbene questa esista.

Author Info

Fecondazione Eterologa Italia

Lo Staff che collabora alla gestione editoriale del Portale è formato da Autori non professionisti che producono contenuti creativi e coinvolgenti e da medici che assicurano la qualità e la veridicità delle informazioni riportate sui testi. Per ulteriori info: CHI SIAMO

Non ci sono commenti

Lascia un commento