Successo eterologa Italia: da 500 a 1000 le donne trattate
Secondo recenti stime, le donne trattate con la tecnica della fecondazione eterologa in Italia dovrebbero essere tra 500 e 1000, ed i neonati circa un centinaio. Un passo in avanti molto importante, per chi da anni attendeva di ottenere una gravidanza grazie a questo metodo di fecondazione assistita che in Italia, fino a circa un anno e mezzo fa, era impossibile eseguire.
Successo eterologa in Italia, parlano i numeri
Tutto parte da una data specifica che entrerà nella storia: il 9 aprile 2014, con una chiara sentenza, la Corte Costituzionale smantellava la parte della Legge 40/2004 relativa all’impossibilità di avere figli per mezzo della fecondazione eterologa. Motivazioni etiche e morali stavano alla base di quel testo che prevedeva l’utilizzo delle tecniche di fecondazione omologa (ovvero uso dei gameti appartenenti alla coppia) per le coppie infertili, ma vietava l’uso di gameti esterni, ovvero la fecondazione assistita di tipo eterologo.
Le stime sul successo eterologa Italia: tra 500 e 1000 le donne finora trattate, e circa un centinaio di neonati.
Oggi, a distanza di un anno e mezzo da quella sentenza, le coppie che hanno problemi di infertilità possono avere una opportunità in più per ottenere una gravidanza, affidandosi alle tecniche di fecondazione eterologa senza rivolgersi a cliniche estere. Certo, i passi in avanti da compiere sono ancora tanti per poter definire il successo eterologa in Italia, ma i numeri parlano chiaro: secondo le recenti stime, sono almeno 500 le donne trattate con questo metodo, e circa 100 i bambini nati grazie all’uso di gameti esterni alla coppia.
Si tratta di dati che dovranno essere ancora ufficializzati ma che sottolineano un fatto importante per tutte le coppie che vivono nella speranza di avere un figlio grazie a questa tecnica: i dati provengono dal meeting europeo sull’infertilità ‘Strategies to improve IVF success rate‘, nel quale si è molto discusso del successo della fecondazione in Italia e dell’importanza di una tecnica che, fino ad un anno e mezzo fa, nel nostro paese era vietata.
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