Social freezing, come avere figli anche oltre l’età fertile
Al giorno d’oggi sono tante le situazioni ed altrettanti i fattori che possono in qualche modo mettersi in mezzo tra il desiderio di maternità e l’effettiva fattibilità del diventare madre: un trattamento terapeutico per il cancro – a base di farmaci chemioterapici, per esempio – ma anche una scarsa disponibilità lavorativa che non consente di avere figli ad un’età accettabile. Si tratta, in ogni caso, di fattori che possono discriminare il desiderio di avere figli, desiderio che però può essere reso possibile attraverso il metodo del social freezing.
Il congelamento degli ovociti consente di ottenere una gravidanza anche ad un’età avanzata
Al giorno d’oggi sono tanti i fattori che possono contribuire all’incapacità naturale di avere un figlio: una donna che, arrivata ad un’età di 40 anni, ha le “carte in tavola” per mantenere un bambino dal punto di vista economico, può però non avere la stessa opportunità di rimanere incinta in maniera naturale in quanto, come è noto, queste opportunità vanno a scemare con l’avanzare dell’età.
Come fare, allora, per avere un’opportunità in più per rimanere incinta nonostante un’età più avanzata? Il consiglio di medici e specialisti consiste nell’utilizzare la pratica del social freezing, spesso consigliata prima dei 38 anni di età perché consente di ottenere una gravidanza con una percentuale del 65% nel caso in cui si utilizzino gli ovociti prima dei 35 anni.
Questo metodo è indicato, ad esempio, alle pazienti che non possono concepire durante il loro periodo fertile a causa di un trattamento di chemioterapia, oppure a chi, per motivi vari, non può comunque ottenere una gravidanza durante l’età fertile. Una volta congelati gli ovociti in una specifica biobanca, si possono riutilizzare al momento opportuno: un metodo molto importante per preservare la fertilità nel tempo, anche in caso di menopausa precoce.
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