Sindrome del nido e ossessione: quando diventa un problema

Sindrome del nido: quando diventa un’ossessione

Ciao a tutte le future mamme, e bentornate nel nostro consueto appuntamento del venerdì con la nostra rubrica interamente dedicata al tema della gravidanza! Uno degli argomenti di cui abbiamo già parlato, ma che oggi vorremmo affrontare in maniera un po’ più specifica con voi è quello che riguarda molte donne in dolce attesa: la sindrome del nido! Quando si trasforma da semplice attenzione per la preparazione della casa al futuro nato a vera e propria ossessione, questa condizione può essere davvero molto pericolosa, sia per la salute psichica della mamma (e della coppia, che ovviamente ne risente) sia per la sua salute fisica. Cosa fare quando diventa un’ossessione? Come bisogna comportarsi?

Cosa fare se la sindrome del nido si trasforma in disturbo ossessivo compulsivo

Sindrome del nido e ossessione

Sindrome del nido e ossessione: ecco cosa fare e come comportarsi quando il disturbo diventa problematico.

Molto spesso, il partner o comunque i familiari della gestante non sanno come affrontare la situazione, per due motivi importanti: il primo è che molto spesso anche l’ossessione può essere latente, e può essere quindi non così facilmente riconosciuta (specialmente se la donna è già abituata a tenere tutto sotto controllo e a mantenere sempre un certo livello di pulizia, anche da prima della gravidanza); il secondo motivo è che, anche qualora la manifestazione acuta della sindrome del nido fosse comprensibile, è spesso molto difficile riuscire a sapere come comportarsi con una donna incinta, anche perché si teme che possa alterarsi e, quindi, avere dei disturbi acuti che possano in qualche modo far temere anche per la salute e per l’incolumità del feto.

La cosa principale, quindi, è prima di tutto riuscire a comprendere quale sia la gravità di questa manifestazione: questo può farlo soprattutto chi conosce molto bene la gestante e conosce quindi il confine tra la fisiologica propensione a sistemare gli spazi del futuro nato e l’ossessione compulsiva. Infatti, se non tenuta sotto controllo questa ossessione diventa un vero e proprio disturbo, che molto spesso la gestante, chiamata a riflettere sulla sua sindrome, tende a celare o comunque a negare, anche a sé stessa. A questo punto la scelta migliore sarebbe quella di parlare con un medico (meglio ancora se con il ginecologo) di questo problema, ma esistono anche degli accorgimenti e dei comportamenti che possono essere di aiuto per la gestante.

Ecco allora due consigli per chi sta vicino ad una gestante colta da una manifestazione troppo acuta di questa sindrome:

  1. Evitare di mostrare troppa preoccupazione relativamente al comportamento della gestante: in questo modo si fa sì che la futura mamma non venga colta anche lei da ansie o da un ulteriore aggravamento di questa condizione;
  2. Consigliare alla gestante di delegare i lavori più gravosi (magari offrendosi come aiuto) e controllare che non sollevi pesi troppo eccessivi o consistenti.

Arrivederci al prossimo appuntamento con la nostra rubrica!

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Fecondazione Eterologa Italia

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