Regione condannata per PMA negata: ecco cosa è accaduto ad una coppia
Regione Piemonte e ASL condannate dal Tribunale di Vercelli in seguito alla scelta della stessa Regione di negare ad una coppia malata la fecondazione assistita: una decisione che, ovviamente, è stata determinata dal fatto che i coniugi, portatori entrambi del gene policistico, si erano visti negare l’accesso ad un metodo preventivo per la patologia.
La Regione Piemonte è stata condannata dal Tribunale di Vercelli: aveva negato fecondazione assistita
La Regione è stata chiara in merito a questa situazione: i coniugi, infatti, sono portatori di questa patologia e il Tribunale di Vercelli ha deciso di condannare la Regione Piemonte e l’ASL che non hanno permesso alla coppia di affidarsi ad una tecnica importante, che è la fecondazione assistita. Si tratta infatti di una tecnica importante, che al giorno d’oggi permette – attraverso la fecondazione omologa ed alla fecondazione eterologa – di coronare il proprio sogno di avere un bambino: tuttavia, talvolta accade – come è capitato proprio a questa coppia – che qualcuno tenti di ostacolare la coppia stessa nelle sue effettive difficoltà.
A rendere nota questa informazione è stata l’Associazione Luca Coscioni, che ha fatto sapere – per mezzo dell’Avvocato Filomena Gallo – che non è la prima volta che si verifica una situazione del genere: era già accaduto ad una coppia che era già colpita dal dramma della perdita della loro figlia a causa di una diagnosi non effettuata nella maniera corretta.
Lo stesso avvocato ha inoltre aggiunto che sarebbe bene aggiungere le tecniche di diagnosi preimpianto nei livelli essenziali di assistenza, perché questo significherebbe sostanzialmente evitare che i problemi economici siano anche visti come limiti ad avere un figlio.
La diagnosi per una gravidanza sicura è un aspetto importante, che non va affatto sottovalutato, ed è per questo che è importante combattere.
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