Prevenzione dell’autismo con le vitamine: uno studio ci spiega cosa accade
Ciao a tutte le neo mamme e bentornate nel nostro consueto appuntamento con la gravidanza! Oggi, nella nostra rubrica del venerdì dal titolo Mamma si diventa, desideriamo parlarvi di un argomento importante, ed anche molto delicato, che è quello della possibile prevenzione dell’autismo. Certo, l’autismo è un disturbo sicuramente importante e la questione andrebbe approfondita in altre sedi, ma una recente notizia ha fatto emergere un altro dato in più, che riguarda la possibilità di prevenzione dell’autismo proprio durante la dolce attesa. La prevenzione dell’autismo con le vitamine: è possibile durante la gravidanza?
È possibile prevenire un caso di autismo con l’uso di vitamine prenatali
Prevenire un disturbo come l’autismo può essere efficace se la prevenzione avviene nella maniera giusta: sembrerebbe questo lo slogan che è stato lanciato da una recente notizia sulla gravidanza e sulla possibilità che assumendo delle vitamine prenatali sia possibile ridurre il rischio di sviluppare eventuali disturbi che fanno parte dello spettro autistico (Asd) nei bimbi che ne avrebbero predisposizione genetica.
Questa notizia (che è comunque bene sottolineare) è importante perché emerge di recente dal Congresso della Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica (Simeup) Sezione Umbria: all’interno di questo approfondimento, è emerso che se vi è familiarità di autismo (cosa possibile purtroppo se vi sono altri figli con questo stesso disturbo), è bene che vi sia una sorta di prevenzione da parte dei genitori.
Le mamme di bambini che hanno già questo disturbo possono quindi ridurre il rischio di autismo nei prossimi figli assumendo delle vitamine prenatali nel primo mese di gravidanza: a sostenerlo sono i dati lanciati nello studio, secondo cui il 33% dei casi in cui non è stato assunto nessun tipo di vitamina ha portato ad un nuovo caso di autismo, mentre solo il 14% dei bebè nati da mamme che avevano assunto vitamine prenatali ha avuto questo disturbo.
Arrivederci al prossimo appuntamento con la rubrica Mamma si diventa!
Non ci sono commenti