Preservazione della Fertilità

Preservazione della fertilità e crioconservazione degli ovociti.

Preservazione della fertilità e crioconservazione degli ovociti.

La preservazione della fertilità attraverso le crioconservazione degli ovociti, consente alle donne di rimandare la gravidanza per il momento in cui si sentiranno pronte. È di qualche anno fa la notizia che alcune imprese americane hanno deciso di regalare il trattamento di preservazione della fertilità alle loro impiegate. In questo modo hanno cercato di far sì che rimandassero il loro desiderio di diventare madri e non si assentassero dal lavoro. La notizia ha naturalmente suscitato pareri positivi e negativi, ma di sicuro è un’informazione molto valida affinché le persone possano prendere le loro decisioni.  

Quando si procedere alla preservazione della fertilità?

La preservazione della fertilità non è una tecnica nuova, già da diversi anni si realizzano varie tecniche per cercare di far sì che il passare del tempo non influisca sulla possibilità di concepire con i propri gameti.

La preservazione della fertilità è però qualcosa che non tutti conoscono, e molte volte, si viene a conoscenza quando è già troppo tardi.  Le indicazioni per preservare la fertilità possono essere mediche e sociali. Dal punto di vista medico si indica di procedere alla preservazione della fertilità quando una donna deve sottoporsi a un trattamento clinico aggressivo che può danneggiare la sua capacità riproduttiva. Dal punto di vista sociale, viene indicata quando le persone decidono ritardare la gravidanza per motivi lavorativi, sociali, economici.  

Per quanto riguarda gli uomini, la preservazione della fertilità avviene principalmente per motivi medici e consiste nella congelazione di uno o più campioni di seme. Questi campioni possono rimanere congelati fino  a quando l’uomo non decida di utilizzarli o distruggerli.  

In cosa consiste la preservazione della fertilità e la crioconservazione degli ovociti?

La preservazione della fertilità tramite la crioconservazione degli ovociti, consiste nella vetrificazione degli stessi ovociti in azoto liquido a una temperatura di -196º. In queste condizioni gli ovociti riescono a desvitrificare e mantenere le loro capacità di sviluppo nel 95% dei casi, permettendo a una donna di disporne in futuro, senza che questi abbiano sofferto gli effetti negativi del passare del tempo.

La vetrificazione degli ovociti è tanto più effettiva quanto migliore sia la qualità degli stessi, per cui l’età della donna è un fattore determinante. Al di sopra dei 35 anni la qualità ovocitaria comincia a peggiorare e le possibilità a diminuire. Anche se non c’è un limite di età per vetrificare gli ovociti, quanto maggiore è l’età della donna minore è la possibilità di vetrificare ovociti di buona qualità. Più bassa sarà la possibilità di avere una gravidanza con detti ovociti in futuro. Lo stesso vale per il numero di ovociti congelati, non c’è un numero di ovociti che garantisca la gravidanza. Difatti, nessun ovocita la garantisce. Ma è certo che ci sono studi che stimano che tra i 15 e i 20 ovociti le possibilità di gravidanza sono intorno all’80%.

Come avviene stimolazione ovarica e la vetrificazione di ovociti?

La vetrificazione degli ovociti consiste nella loro congelazione in azoto liquido, a -196º, dopo che sono stati estratti dalle ovaia della paziente che si è sottoposta a stimolazione. Grazie alla stimolazione ovarica, l’organismo della donna produce molti follicoli in uno stesso ciclo mestruale. Questo è possibile grazie alla somministrazione di farmaci ormonali iniettati in maniera sottocutanea giornalmente.

Durante la stimolazione, la paziente dovrà recarsi in clinica ogni 2 o 3 giorni per effettuare dei controlli ecografici e controllare la crescita follicolare. Il ginecologo realizzerà la misurazione dei follicoli e se necessario, modificherà le dosi dei farmaci. Quando le dimensioni saranno adeguate, si programmerà un pick up ovarico con sedazione e verranno estratti gli ovociti.  Una volta ottenuti gli ovociti, il laboratorio si prepara per la vetrificazione in azoto liquido seguendo delle tecniche standardizzate. Gli ovociti possono rimare congelati il tempo necessario mantenendo intatte le qualità che avevano al momento della congelazione.

 La risposta di ogni donna alla stimolazione ovarica è diversa, quindi le dosi dei farmaci possono cambiare e anche il numero di ovociti ottenuti. Tutto ciò determinerà il numero di stimolazioni a cui si dovrà sottoporre una donna, a seconda del numero di ovociti che vorrà vetrificare.

La vetrificazione degli ovociti per la preservazione della fertilità è oggi possibile, e alla ProcreaTec è una tecnica che da ottimi risultati, sarà la donna a decidere se è un’opzione che vuole utilizzare o meno e quando farlo.  

Author Info

Angela Arlotta

Il mio nome è Angela Arlotta, di origini siciliane, ho studiato Traduzione e Interpretazione presso l’Università di Messina.

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