Pma e rischio di parto pretermine: è possibile che si verifichi?
Quando una coppia decide di rivolgersi ad un centro specializzato per la procreazione medicalmente assistita, probabilmente lo fa perché ha già tentato tutte le strade “naturali” per concepire, senza alcun successo. Spesso, però, non si è consapevoli dei piccoli rischi che si possono correre, ed è per questo che è bene sapere che anche la procedura “miracolosa” della fecondazione assistita non è priva di rischi, ma può comportare, invece, qualche problema.
PMA e rischio di parto pretermine: ecco spiegati i casi possibili
Uno dei problemi più discussi è quello relativo al rischio di parto pretermine: una donna che viene fecondata per mezzo di una delle tante tecniche a disposizione dalla scienza e dalla medicina, per la fecondazione assistita, può essere messa nelle condizioni di partorire prima dei tempi previsti dalla “natura”. Secondo quanto emerge anche da diverse indagini scrupolosamente condotte in merito a questo tema, sembra infatti che sia considerabile un aumento del parto pretermine nelle gravidanze che vengono ottenute per mezzo della procreazione assistita, ma bisogna anche fare alcune considerazioni.
Infatti, talvolta accade che il parto venga in qualche modo anticipato dalla stessa equipe medica, magari perché la gravidanza è considerata, nello specifico, delicata e quindi a rischio: insomma, il parto pretermine potrebbe essere in questo caso indotto e voluto, e non un mero caso del destino. È anche vero che in qualche caso vi è anche un aumento di questo rischio in maniera naturale e spontanea, ma si tratta comunque di casi limitati, e per questo non passibili di interesse tale da scoraggiare il ricorso alle tecniche per la fecondazione assistita.
È sempre bene, tuttavia, rivolgersi al centro giusto, ed essere pienamente consapevoli non solo dei rischi, ma anche delle potenzialità che la PMA consente di offrire alle coppie infertili.
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