Pma e rischi per i bambini: è bene essere consapevoli di tutto
Quando una coppia si rivolge ad una struttura che si occupa di fecondazione assistita, può accadere che dubbi e perplessità la facciano da padrona. Complice, spesso, anche una cattiva informazione anche da parte di studi in qualche modo rivolti a scoraggiare il ricorso alle tecniche per la procreazione medicalmente assistita, capita di essere presi da dubbi e paure: quali sono i rischi reali per i bambini nati in vitro?
Rischi per la salute dei bambini dopo PMA: è possibile controllarli e limitarli
Pma e rischi per i bambini: ecco cosa c’è di vero.
Pma e rischi per i bambini: ce ne sono davvero, e sono davvero giustificabili con il ricorso a queste tecniche? Sicuramente, per una coppia infertile, la procreazione medicalmente assistita, con tutte le tecniche che naturalmente ne conseguono, è vista come l’ultima spiaggia, e la speranza di avere un figlio deve spesso scontrarsi con i dubbi e le paure: essere consapevoli che affidarsi a queste tecniche può comportare una serie di rischi per i bambini che nasceranno grazie ad esse, non deve tuttavia spaventare. È vero che le procedure non naturali possono mettere a rischio il feto o la gravidanza stessa, ma nella maggior parte dei casi si tratta di rischi limitati e non giustificati universalmente con il ricorso a queste tecniche.
Tra l’altro, non ci si deve scoraggiare anche perché il percorso per la procreazione medicalmente assistita (che in qualche caso può comportare gravidanze multiple, e quindi eventuali rischi per la salute della mamma e del bebè, come ad esempio diabete gestazionale o malformazioni cardiache) è sempre più accurato e controllato. Si tratta, quindi, non solo di rischi molto limitati, ma anche di possibilità remote, che comunque possono essere tenute adeguatamente sotto controllo, con interventi precoci e strumenti adatti.
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