Perdita del tappo mucoso: come avviene e perché

Come avviene e perché si verifica la perdita del tappo mucoso

Liao a tutte le neo mamme e le future donne in dolce attesa, e bentornate nel nostro consueto appuntamento del venerdì con la rubrica sulla gravidanza, dal titolo Mamma si diventa! Nel nostro appuntamento di oggi vogliamo approfondire la questione relativa al tappo mucoso: nello scorso appuntamento abbiamo spiegato di cosa si tratta, perché è importante e qual è la sua utilità, mentre oggi ci soffermiamo sulla perdita del tappo mucoso, cercando di spiegare esattamente come avviene e in quale momento è giusto che si verifichi!

Perdita del tappo mucoso: ecco come si verifica e perché

Perdita del tappo mucoso

Perdita del tappo mucoso: in che modo si presenta? Scopriamo di più!

Il tappo mucoso è una sorta di barriera che funge da elemento importante di protezione della cavità uterina (e quindi anche del benessere del feto) dall’ingresso e dalla risalita di batteri e da infezioni. Esso si forma, quindi, all’inizio della gravidanza ed ha un’utilità molto importante perché, insieme al sacco amniotico, fa sì che il bimbo sia sempre protetto all’interno del suo involucro e che nessun agente patogeno esterno possa essere dannoso per la sua salute ed il suo benessere.

Come è facile intuire, quindi, la sua funzione è importantissima fino alla fine della gravidanza e, normalmente, una gestante inizia a perdere il tappo mucoso quando ci si avvicina al parto. Questo lascerebbe pensare che, una volta espulso questo opercolo (questo è il suo nome nel campo medico) il travaglio si avvii immediatamente o necessariamente nel giro di qualche ora. In realtà, però, le cose non stanno affatto così: infatti, il tappo può essere espulso anche qualche giorno o addirittura settimana prima del parto, e non è detto che esso venga espulso tutto in una volta.

È importante chiarire alcuni fattori. Prima di tutto, è vero che l’espulsione di questo opercolo avviene in prossimità del parto (anzi, è bene allertare il proprio ginecologo se ciò dovesse avvenire prima della 35esima settimana) ma è anche vero che, tra il momento della sua perdita ed il momento di avvio del travaglio potrebbero passare ore, giorni, addirittura anche qualche settimana. Non bisogna, quindi, allarmarsi più di tanto ed è invece necessario mantenere la calma, in ogni momento. D’altro canto, l’espulsione del tappo mucoso può avvenire sia in un unico momento, sia in momenti differenti: quindi, non è detto che lo si perda necessariamente tutto in una volta. Un’altra considerazione da fare è che non è scontato che ci si accorga della perdita del tappo mucoso: poiché la sua espulsione non provoca alcun dolore né fastidio, è possibile che, a meno che non ci si accorga di averlo perso dalle tracce gelatinose sugli slip, non ci si renda proprio conto di averlo espulso.

In ogni caso, quindi, è bene tenere a mente alcune cose. La più importante è che il travaglio non si avvia necessariamente al momento dell’espulsione del tappo, ma ha inizio nel momento in cui le contrazioni sono regolari e dolorose.

Arrivederci al prossimo appuntamento con la nostra rubrica dedicata interamente alla gravidanza!

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