Numeri fecondazione assistita: 40 anni dalla nascita della prima bimba
Da quando, il 9 aprile 2014, è stata resa possibile la fecondazione eterologa in Italia per le coppie infertili che vorrebbero avere la possibilità reale di ottenere una gravidanza in un centro italiano, molte cose per queste coppie sono cambiate, e non solo per loro. Perché grazie alla sentenza che ha sdoganato questa tecnica, al giorno d’oggi si può contrastare il fenomeno del turismo riproduttivo, un fenomeno difficile che ha segnato per molti anni il Belpaese. Molte cose, come detto, sono cambiate in questi anni: ma quali sono i numeri più importanti della procreazione medicalmente assistita?
Il 2018 anno importante: ecco i numeri della fecondazione assistita
Quando si parla di fecondazione assistita di tipo eterologo, si fa riferimento chiaramente alla tecnica che prevede l’uso dei gameti esterni alla coppia, da parte del team di scienziati e di medici che sottopongono la coppia a questo importante metodo. Fino al 9 aprile 2014, questo metodo, però, non era legale in Italia, e le coppie che necessitavano di sottoporsi alla tecnica della fecondazione eterologa dovevano comunque rivolgersi all’estero, con dei costi chiaramente esorbitanti rispetto a quanto sarebbe avvenuto in un centro in Italia.
Oggi le cose sono cambiate. La procreazione medicalmente assistita è infatti diventata, finalmente, una possibilità reale e concreta in tutti i suoi aspetti ed i suoi metodi ed anche, quindi, per quel che riguarda la necessità di ottenere una gravidanza con un metodo diverso da quello della fecondazione omologa.
Nel 2018 si è festeggiato il quarantennale dalla nascita della prima bimba in provetta: questo è un numero sicuramente importante, che testimonia i cambiamenti in atto che hanno rivoluzionato il settore. Ma non è tutto: parlando dello stato attuale, dobbiamo ricordare che nel nostro paese il numero di cicli di trattamento per la procreazione medicalmente assistita sta diventando sempre più soddisfacente, a parte i noti problemi dell’eterologa per quel che riguarda l’assenza di donazioni.
Abbiamo circa 75 mila coppie che ogni anno vengono trattate con la procreazione assistita, e ben 12 mila neonati.
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