Nidazione e test di gravidanza: dopo quanti giorni

Nidazione e test di gravidanza: dopo quanti giorni

Ciao a tutte le future mamme e le donne in dolce attesa e bentornate, come sempre, nel nostro consueto appuntamento con il tema della gravidanza ed in particolare con la nostra rubrica Mamma si diventa, come sempre dedicata alle donne in dolce attesa ed a quelle che sperano di diventarlo molto presto! In questo approfondimento di oggi vogliamo parlare della nidazione e del test di gravidanza: dopo quanti giorni dal presunto impianto è meglio fare il test di gravidanza, evitando così falsi negativi (e falsi allarmi)? Scopriamolo insieme!

Dopo quanti giorni dalla nidazione presunta si può fare il test di gravidanza?

Nidazione e test di gravidanza

Nidazione e test di gravidanza: dopo quanti giorni sottoporsi al test?

Per una donna che in genere ha un ciclo regolare (in linea di massima per tutte coloro che hanno un ciclo di 28 giorni) e che quindi non ha problemi relativi ad irregolarità e differenze di ovulazione, il calcolo dei giorni dell’ovulazione (e di conseguenza quello della nidazione) è abbastanza semplice: infatti, se è vero che l’ovulazione si presenta intorno al 14esimo giorno del ciclo mestruale, e se è vero che il processo di nidazione inizia intorno al sesto giorno e termina entro il tredicesimo giorno, allora è possibile che un test di gravidanza sensibile e precoce possa dare già un esito positivo intorno al dodicesimo/tredicesimo giorno.

Per sicurezza, però, in genere si aspetta sempre almeno un giorno di ritardo del ciclo mestruale per sottoporsi al test: questo perché, anche nei cicli più regolari, il corpo femminile non è una macchina, ed è possibile che questi calcoli siano anche solo in minima parte falsati da una condizione che, proprio in quel mese, potrebbe aver spostato le cose più in avanti.

Sottoporsi ad un test di gravidanza prima del ritardo del ciclo potrebbe portare inutili ansie e stress nella donna che magari è già condizionata dall’ansia di non essere rimasta incinta: ricordiamo che una situazione di serenità e di tranquillità è raccomandata fortemente sia per un buon esito dei rapporti mirati al concepimento, sia per evitare falsi allarmismi. Inoltre, è anche provato che una situazione di forte stress ed emotività (come può essere, tra l’altro, quella legata alla paura di non essere riuscita, anche questo mese, a beccare la cicogna) può fare ritardare il ciclo mestruale, con le immaginabili conseguenze.

Quindi, distrarsi e pensare ad altro è assolutamente consigliato. Se, però, proprio non si dovesse resistere alla tentazione, è possibile richiedere un esame del sangue specifico che controlli il valore dell’ormone beta HCG già dal nono giorno dall’ovulazione: questo esame è molto più attendibile perché va a misurare la presenza dell’ormone della gravidanza direttamente nel sangue.

Arrivederci al prossimo appuntamento con la rubrica Mamma si diventa!

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Fecondazione Eterologa Italia

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