Nascite in calo per COVID 19: gli effetti della pandemia

Nascite in calo per Covid 19: effetti negativi della pandemia

Il progetto di un figlio potrebbe subire dei cambiamenti importanti e decisivi a causa del Covid 19: è quanto emerge da una dichiarazione del Professore di Sociologia e Demografia all’Università del New Hampshire Kenneth Johnson che, intervistato dalla CNN, aveva dichiarato quanto fosse negativo il contesto storico e sociale nel quale viviamo e quanto esso sia impattante dal punto di vista della fertilità. Questo significa, quindi, che le nascite rischiano di subire una battuta d’arresto importante anche nel 2021, proprio a causa dell’impatto negativo che il COVID 19 ha avuto (ed in molti casi continua ad avere) sui progetti e sulle decisioni delle persone.

Calano le nascite a causa del Covid 19: il virus frena le scelte decisionali delle coppie

Nascite in calo per COVID 19

Nascite in calo per COVID 19: il contesto sociale e storico in cui ci troviamo condiziona le nostre scelte.

Nello scorso agosto è stato registrato un incremento delle richieste di procreazione medicalmente assistita, con un aumento abbastanza imponente dei nuovi cicli rispetto allo stesso periodo del 2019: questo è un dato importante, perché mette in luce non solo l’esigenza di molte coppie nel ricorrere alle tecniche di fecondazione assistita per mettere al mondo un figlio, ma anche perché sposta l’attenzione sulle priorità rimesse in gioco proprio dal Covid 19. Il lockdown nazionale dello scorso anno e le numerose restrizioni avevano, da un lato, portato molte coppie a riuscire ad avere un figlio in maniera naturale (si è registrato, infatti, un boom di nuove gravidanze proprio in concomitanza al periodo di chiusure forzate) e dall’altro lato a velocizzare il ricorso alla fecondazione assistita.

Tuttavia, stando a quanto emerge dal Primo Rapporto del Gruppo di esperti “Demografia e Covid-19”, il tasso di nascita rimane comunque fortemente condizionato dalla pandemia, per diverse motivazioni, ascrivibili da un lato all’incremento della mortalità e dei contagi, e dall’altro lato all’impatto negativo che il Covid 19 ha sulla vita delle persone. Uno degli effetti più significativi della pandemia è, tra l’altro, il tasso di disoccupazione, che ha spinto molte coppie a rivedere il progetto di avere un figlio: su 100 coppie che ad inizio dello scorso anno erano motivate e spinte dal desiderio e dall’intenzione di mettere al mondo un figlio, infatti, solo il 44% ha deciso di riconfermare la propria intenzione nel mese di marzo 2020. Questo determinerà un effetto consequenziale per il 2012: un effetto inevitabile, appunto, che è quello secondo cui il numero di nascite potrebbe calare inesorabilmente proprio a causa dell’impatto negativo che il Covid 19 ha sulle persone.

La paura di mettere al mondo un figlio in un contesto sociale, economico e storico come quello in cui siamo immersi, infatti, è del tutto comprensibile e rischia di rallentare ancora di più le nascite in un paese come l’Italia, che già da diversi anni non brillava certo per boom dei nuovi nati.

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