Nascite da trapianti di utero: ecco quanti e quali tentativi
Il piccolo Benjamin è nato lo scorso novembre, sta bene, come la sua mamma, Jennifer: una donna di 33 anni, che grazie alla scienza ed ai potenti progressi fatti dalla medicina, ha potuto coronare il suo sogno di diventare mamma, un sogno che sembrava svanito quando, all’età di 17 anni, a causa dell’assenza del ciclo mestruale, aveva scoperto di essere priva dell’utero e quindi un giorno impossibilitata anche ad avere bambini.
Nascite da trapianti di utero: Benjamin non è il primissimo caso
Jennifer sapeva che non avrebbe potuto avere figli, e per questo, lei e suo marito Drew erano ormai sempre più propensi ad affidarsi alla maternità surrogata o, al massimo, all’adozione. Eppure, presso l’ospedale di Philadelphia, per la coppia si era acceso un barlume di speranza quando i due avevano scoperto che era possibile sottoporsi ad un trapianto di utero: questo avrebbe permesso a Jennifer di essere fecondata e quindi di avere un bambino.
E così è stato: Jennifer si è sottoposta prima all’intervento, durato dieci ore, poi alla terapia antirigetto e poi, dopo sei mesi, ha effettuato il trattamento di fecondazione assistita ed è diventata mamma.
Questo non è il primo caso in America: ve ne era stato un altro, nel 2019, che era andato a buon fine, ma la tecnica era stata già testata prima in altre nazioni, seppur con esiti non particolarmente rilevanti e anzi, molti di essi del tutto falliti.
Quali e quanti sono i precedenti di nascite da trapianto di utero? Almeno settanta tentativi, non andati a buon fine. Il primo caso in assoluto avvenne infatti nel 2000, in Arabia Saudita, ma senza esiti positivi; poi, nel 2011, in Turchia nacque un bimbo senza battito cardiaco; nel 2014, invece, nacque il primo bimbo in Svezia, Vincent; e nel 2017, in Brasile, la prima nascita da utero di una donna deceduta.
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