Le liste attesa per l’eterologa si allungano
Diventano sempre più lunghe le liste attesa eterologa: da quando, il 9 aprile 2014, la Consulta ha dato il via alla fecondazione assistita di tipo eterologo anche in Italia, eliminando di fatto quel divieto contenuto nella Legge 40/2004, per le coppie infertili si è aperto uno spiraglio di speranza che, però, deve fare i conti con nuovi problemi legati soprattutto alle necessità di assestamento ed adeguamento delle cliniche per la procreazione medicalmente assistita. Quali i problemi? Uno fra tutti: le liste d’attesa per la fecondazione eterologa diventano sempre più lunghe.
Smaltire le liste d’attesa per l’eterologa, un obiettivo importante
Era abbastanza comprensibile che, in un paese ‘strutturato’ per ospitare solo una tecnica di fecondazione assistita – quella omologa, in cui si prelevano e si utilizzano solo i gameti della coppia e non quelli provenienti da donazioni – i centri sanitari pubblici e privati fossero in grado di offrire la medesima capacità organizzativa anche nella tecnica della fecondazione eterologa.
Una situazione quindi comprensibile ed a tratti ‘scontata’, che però non sembra destinata a migliorare in tempi brevi: a Napoli, per esempio, la lista è letteralmente bloccata, con settecento coppie che attendono di essere chiamate per sottoporsi alla tecnica che in Italia non è più vietata dal 9 aprile 2014.
Settecento coppie in attesa all’ospedale San Paolo di Napoli, guidate da un sentimento a metà strada tra la speranza e la frustrazione: nella lista ci sono anche persone che attendono da molti anni, e che sembrano aver perso la speranza. Una lunga lista d’attesa, che rischia di allungarsi sempre di più se non verranno risolti, in tempi brevi, i problemi che rendono difficile – se non, almeno al momento, impossibile – l’attivazione dei centri sanitari pubblici e privati per offrire alle coppie infertili la possibilità di accedere ad una tecnica innovativa ma, purtroppo, ancora ‘lenta’ per quel che riguarda i tempi.
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