IUI-o-inseminazione-intrauterina

Inseminazione intrauterina: un metodo per la fecondazione assistita

L’inseminazione intrauterina (o IUI) è un metodo di PMA

Molte persone pensano che parlare di fecondazione assistita significhi fare riferimento ad un unico metodo, che dovrebbe consentire alle coppie infertili di accedere al sogno più importante della loro vita, quello di avere un bambino. In realtà è giusto parlare di procreazione medicalmente assistita in questi termini, ma si dovrebbe prestare attenzione al fatto che le tecniche ad oggi messe a punto per consentire il concepimento non naturale sono diversi e variegati: è più corretto, quindi, parlare di strategie e di tecniche, a più livelli (anche relativamente al “problema” della maggiore o minore invasività, specialmente per la donna) che possono differenziarsi le une dalle altre specialmente per grado di successo e per invasività. Oggi parliamo di una di queste tecniche, chiamata “inseminazione intrauterina”: un metodo per la fecondazione assistita che consente a molte coppie con problemi di infertilità di accedere al tanto agognato sogno di diventare genitori. Vediamo alcuni punti fondamentali relativi a questa procedura.

Tre punti importanti sulla IUI, o inseminazione intrauterina

IUI-o-inseminazione-intrauterina (1)

Cos’è l’inseminazione intrauterina: tre aspetti fondamentali da considerare.

Quando si parla di fecondazione assistita si fa riferimento, come abbiamo detto, ad una serie di metodi e tecniche per la procreazione medicalmente assistita, che possono essere più o meno invasive, e quindi possono richiedere un percorso più o meno complesso, a seconda dei casi e delle situazioni.

Tra i metodi più semplici in assoluto spicca l’IUI, detta anche inseminazione intrauterina: si tratta di un metodo al quale si accede, in genere, come prima opzione quando la coppia non riesce a concepire in modo naturale un figlio. Proprio per via della sua semplicità, è bene però sottolineare alcuni aspetti importanti:

  1. Non è un metodo adatto a tutti. Questa considerazione vale, in generale, per tutte le tecniche di PMA utilizzate, dal momento che ogni coppia ha una propria storia clinica e quel che può andare bene per una potrebbe non essere indicato per un’altra: poiché si tratta di un metodo il più possibile vicino alla naturalezza e spontaneità, potrebbe essere indicato specialmente quando l’infertilità è meno severa, ma l’indicazione della procedura va sempre fatta dopo aver analizzato attentamente l’anamnesi della coppia;
  2. Si tratta di un metodo poco invasivo: la sua semplicità lo rende uno dei metodi di procreazione medicalmente assistita meno invasivi in assoluto. Questo è un aspetto che non deve essere preso sottogamba, specialmente se pensiamo a tutto lo stress e l’ansia a cui le coppie infertili sono sottoposte;
  3. Le percentuali di successo possono essere relativamente basse. Dal momento che è una tecnica molto semplice, quasi comparabile ad un esame ginecologico, non è detto che essa funzioni al primo tentativo: spesso potrebbe funzionare dopo due o tre tentativi, ma in ogni caso la valutazione spetta al personale medico, che deciderà il da farsi nel caso di insuccesso ripetuto della procedura.
Author Info

Fecondazione Eterologa Italia

Lo Staff che collabora alla gestione editoriale del Portale è formato da Autori non professionisti che producono contenuti creativi e coinvolgenti e da medici che assicurano la qualità e la veridicità delle informazioni riportate sui testi. Per ulteriori info: CHI SIAMO

Non ci sono commenti

Lascia un commento