Infertilità sine causa: come si diagnostica e cosa fare

Infertilità sine causa: come si fa a diagnosticarla?

Quando una coppia ha dei rapporti intimi non protetti e mirati ad avere una gravidanza, ma non riesce a realizzare questo desiderio, si inizia a parlare di infertilità se questi rapporti vengono effettuati liberamente per un periodo pari o superiore a dodici mesi. Questo periodo, però, può aumentare quando l’età della donna è maggiore di 35 anni, dal momento che oltre questa età è possibile che la donna abbia un calo considerevole della propria fertilità. Tuttavia, mentre in molti casi si può realizzare il desiderio di avere un figlio per mezzo della procreazione medicalmente assistita, in molti altri casi il motivo dell’infertilità è praticamente molto difficile da rinvenire, dal momento che si parla (in questi casi) di infertilità sine causa.

Cosa fare quando si parla di infertilità sine causa

Infertilità sine causa come si diagnostica

Infertilità sine causa come si diagnostica, e con quali esami.

A differenza di quel che concerne i problemi relativi all’infertilità che ha delle motivazioni ben precise, l’infertilità sine causa è un problema riproduttivo che sicuramente pone delle difficoltà sia dal punto di vista della diagnosi che sotto il profilo dell’individuazione di una soluzione per questo problema: queste difficoltà sono direttamente collegate all’infertilità sine causa perché gli esami che vengono effettuati non portano ad una risoluzione del problema né ad una diagnosi che possa comportare questa risoluzione. Quindi, pur avendo rapporti liberi per più di anno, e pur essendoci delle difficoltà nell’ottenere una gravidanza, la coppia non riesce a capire quale sia il motivo della sua infertilità e quindi della sua incapacità di avere figli.

Quali sono, però, gli esami consigliati per poter individuare una situazione di infertilità sine causa?

Come già anticipato, il percorso diagnostico è più complesso. In ogni caso, vi sono degli esami minimi che è consigliato fare, come ad esempio ecografia pelvica, esame per il controllo della pervietà tubarica (Isterosalpingografia oppure Sonoisterografia), dosaggio di FSH, LH, E2 e prolattina il 2° e 3° del ciclo, dosaggio dell’ormone antimulleriano (AMH) in qualsiasi giorno del ciclo (per lei); esame del liquido seminale tramite spermiogramma (per lui).

Perché si parli di infertilità sine causa è necessario anche effettuare un controllo per endometriosi pelvica (ed assicurarsi che non vi siano focolai di questa patologia oppure aderenze pelviche che influenzano la fertilità)  mediante laparoscopia.

L’infertilità sine causa sopraggiunge quando, da questi esami, non si rileva alcun tipo di problema e quando, appunto, la situazione sembra ordinaria (cioè non vi sono cause effettive collegabili all’infertilità).

Cosa fare quando si scopre di avere un’infertilità di questo tipo? Il consiglio è quello di rivolgersi prima di tutto ad un centro preparato ed esperto, in grado di sottoporre ad ulteriori verifiche per scegliere il miglior trattamento possibile: talvolta, infatti, la causa potrebbe essere “semplicemente” una diagnosi scorretta o potrebbero non essere state prese in considerazione tutte le possibili patologie da escludere.

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Fecondazione Eterologa Italia

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