Gravidanza e riscaldamento globale: ci sono rischi?

Gravidanza e riscaldamento globale: effetti importanti sulle gestazioni

Ciao a tutte le future mamme e bentornate nel nostro consueto appuntamento del venerdì con la rubrica dal titolo Mamma si diventa! Nel nostro approfondimento di oggi, come sempre dedicato ai temi della gravidanza, vogliamo dedicare la nostra attenzione ad un tema che, in questi giorni più che mai, rischia di essere molto attuale. Parliamo di gravidanza e riscaldamento globale: ci sono possibili correlazioni per quanto riguarda i rischi ed i problemi nelle gestazioni più fragili e delicate? Scopriamo di più nel nostro approfondimento di oggi!

Gravidanze a rischio e riscaldamento globale: gli effetti possibili

Gravidanza e riscaldamento globale

Gravidanza e riscaldamento globale: ecco quali sono i possibili rischi.

Il caldo, si sa, è da sempre nemico delle donne in dolce attesa che si trovano a dover combattere contro vari problemi e conseguenze correlate all’aumento della temperatura: gambe e caviglie gonfie, doloranti e maggiormente affaticate, pressione bassa, affaticamento generale e quindi maggiori disturbi e problemi che possono riguardare non solo la salute della gestante, ma anche la serena prosecuzione della gravidanza.

Tuttavia, secondo alcune indagini scientifiche, i problemi potrebbero essere molto più gravi di quanto non si pensi: infatti, nelle gravidanze a rischio (che sono normalmente più fragili e quindi molto più delicate) è possibile che vi siano delle conseguenze maggiori, legate agli effetti del riscaldamento globale e delle temperature più elevate della norma. Queste ultime sono associate ad un maggior numero di nascite premature, e questo può significare da un lato un maggior aumento di bimbi che nascono sottopeso, ad un maggior aumento di rischi di parto prematuro e, infine, alla possibilità di morte del bambino durante il parto.

Dato l’aumento delle ondate di calore che, nel corso degli anni stanno diventando sempre più frequenti, è del tutto normale che l’argomento diventi sempre più urgente ed importante: secondo alcuni studi che risalgono a due anni fa, infatti, si parla di un rischio di parto prematuro collegato al riscaldamento globale del 21 per cento. Inoltre, nel periodo di maggior caldo ed in particolare in quello compreso tra maggio e settembre, ad ogni aumento di 1 grado centigrado nella settimana precedente al parto vi è una probabilità maggiore del 6 per cento di morte alla nascita.

Ma c’è di più: infatti, pare che vi siano anche delle sproporzioni importanti tra le diverse etnie e che queste discrepanze riguardino soprattutto le madri nere che, secondo dati del 2018, avrebbero una probabilità 2,4 volte maggiore rispetto alle madri bianche di dare alla luce figli con basso peso alla nascita e di due volte maggiore di partorire bambini morti.

Differenze, queste, che non riguardano solo fattori fisici ma anche alcuni fattori di rischio come l’inquinamento atmosferico, e livelli di assistenza medica inferiori rispetto alle donne bianche.

Arrivederci al prossimo appuntamento con la rubrica dal titolo Mamma si diventa!

 

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Fecondazione Eterologa Italia

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