Fibromi uterini in gravidanza: sono rischiosi?

Fibromi uterini in gravidanza: ci sono rischi?

Ciao a tutte le future mamme ed alle donne in dolce attesa, e bentornate nel nostro doppio appuntamento con la rubrica dal titolo Mamma si diventa! Nel nostro approfondimento di oggi, come sempre dedicato interamente al tema della dolce attesa, vogliamo trattare un argomento un po’ delicato ma molto importante: cosa sono i fibromi i gravidanza? Si tratta di situazioni che possono mettere a rischio la salute del nascituro o della mamma? Scopriamo di più!

Quali sono i pericoli associati ai fibromi uterini in gravidanza?

Fibromi uterini in gravidanza: ecco cosa devi sapere sui possibili rischi!

Se stai aspettando un bambino è molto probabile che tu sia sottoposta spesso ad esami e visite ginecologiche per seguire l’andamento della gravidanza: infatti, durante il periodo della dolce attesa è sempre consigliato farsi visitare una volta al mese e sottoporsi ad ecografia ginecologica per seguire il percorso della gravidanza e sapere se il bimbo gode di ottima salute. Inoltre, grazie alle visite mediche ed alle ecografie è anche possibile ricevere informazioni sullo stato di salute del proprio utero: ma cosa succede se durante una visita si scopre di essere affette da fibroma? I fibromi in gravidanza possono rivelarsi pericolosi per il nascituro o per la mamma? È necessario rimuoverli oppure si può aspettare?

Queste domande sono lecite, specialmente perché qualsiasi cambiamento insorga durante la gravidanza si può avere il timore che possa essere lesivo per la propria salute e soprattutto per quella del feto.

In linea di massima possiamo dire che i fibromi uterini (anche chiamati miomi) in genere sono delle neoformazioni a carico dell’utero di tipo benigno, a prognosi positiva: questo significa che raramente essi degenerano in tumori maligni, notizia che dovrebbe far sentire meno la preoccupazione e l’ansia. In genere, essi insorgono in qualsiasi momento ma non è raro che possano farsi notare durante la gravidanza: poiché sono spesso asintomatici, è possibile non accorgersi della loro presenza fino a quando non si effettua una visita.

Quando essi presentano una sintomatologia, essa è in genere riconducibile a perdite mestruali abbondanti o intermestruali, dolori mestruali e pelvici, mal di schiena e minzione frequente.

Tra i fattori di rischio per l’insorgenza dei fibromi vi sono, ad esempio, familiarità diretta, obesità e dieta con consumo eccessivo di carne rossa: se il primo elemento di rischio non può essere prevenuto, è possibile però eliminare gli altri due perdendo peso o mantenendosi in forma ed alimentandosi in modo sano, preferendo le carni rosse a quelle bianche e prediligendo i grassi buoni come quelli contenuti nel pesce.

Quando essi si presentano in gravidanza è bene sottoporsi ad esami specifici ed essere seguite in maniera più continuativa per evitare le situazioni di rischio che si possono associare proprio alla presenza dei fibromi: infatti, in alcuni casi il mioma può ridurre la crescita del feto e causare contrazioni uterine, parto prematuro o, nei casi più complicati, aborto.

Un monitoraggio costante aiuta, comunque, a prevenire queste situazioni e fa sì che il ginecologo possa agire per tempo in caso di problemi importanti.

 

 

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