Fecondazione eterologa a rischio in Italia dal 29 aprile
Era il 9 aprile 2014 quando, con una precisa sentenza (la numero 162), la Corte Costituzionale si esprimeva in merito alla fecondazione eterologa, smantellando quella parte della Legge 40/2004 all’interno della quale erano previsti tutti i divieti relativi ad un tipo di fecondazione assistita che prevede l’uso di gameti esterni alla coppia e che quindi poteva essere considerata inammissibile dal punto di vista etico. Da quel giorno, molte cose sono cambiate ed in Italia è stato possibile per molte coppie accedere a questo percorso. Tuttavia, diverse novità sembrano minare questo nuovo equilibrio e pare che dal prossimo 29 aprile ci siano dei seri cambiamenti in atto, che potrebbero far preoccupare le coppie infertili: vediamo di cosa si tratta.
Eterologa a rischio nel Belpaese: dal 29 aprile seri rischi di fermare i centri
Fecondazione eterologa a rischio in Italia: ci sono serie possibilità che i centri debbano fermarsi.
La fecondazione eterologa è quel tipo di metodo appartenente alla procreazione medicalmente assistita che prevede l’utilizzo di gameti esterni alla coppia per ottenere una gravidanza. In Italia è finalmente possibile accedere a questa tecnica dal 9 aprile 2014, data storica per le coppie infertili, che hanno potuto avere una speranza in più per realizzare il loro sogno di diventare genitori.
Pare però che, dal 29 aprile di quest’anno (esattamente tra qualche settimana) vi siano dei rischi per la fecondazione eterologa: secondo quanto è stato dichiarato, con un certo allarme, dalla Fondazione Pma, “Il ministero della Salute richiede entro il 29 aprile ai centri i certificati di conformità. Molte strutture però non li hanno perché le Regioni gli enti di vigilanza non hanno fatto le ispezioni necessarie per rilasciarli”. Secondo Gianni Baldini, direttore della fondazione, questo potrebbe generare un allarme importante perché se questi controlli non sono stati fatti entro i termini stabiliti, i centri adibiti non potranno più effettuare le prestazioni.
Eterologa a rischio, quindi? È possibile che il ministero conceda una proroga, ma al momento tutto tace.
Non ci sono commenti