Fecondazione assistita per donne: un aiuto importante dalla scienza
Oggi è il giorno in cui si festeggia e si onora la donna, e mai come oggi, nel giorno dell’8 marzo, è importante far conoscere e sottolineare l’importanza della fecondazione assistita: un vero e proprio vantaggio, un aiuto fondamentale che la scienza e la medicina dedicano a tutte quelle donne (ma anche uomini) che hanno problemi di infertilità e che senza questi aiuti sarebbero impossibilitate a coronare il loro grande sogno.
Onorare la festa delle donne anche con la fecondazione assistita
Fecondazione assistita per donne: cosa fa la scienza.
La genitorialità è un desiderio che, purtroppo, a causa di molteplici fattori che possono essere in qualche modo influenzati non solo da aspetti fisiologici e biologici ma anche per motivi ambientali o esterni alla coppia, oggi non sembra essere realizzabile per tutti. E sembra che, per quanto l’infertilità sia in effetti un problema comune a donne e uomini (e per quanto negli ultimi anni abbia interessato in particolare il sesso maschile, specialmente per quel che riguarda gli effetti esterni come l’inquinamento e gli abusi), esso è anche un problema che principalmente interessa la parte femminile, specialmente se pensiamo ai limiti naturali dovuti all’età. Essere donne significa ovviamente avere un punto di svantaggio nella coppia per quel che riguarda la fertilità: anche se è stato studiato e reso noto che anche il liquido seminale (e quindi la fertilità maschile) può essere influenzato nella sua qualità dall’età che avanza, il problema riguarda soprattutto le donne, che spesso si vedono quasi costrette a fare una vera e propria corsa contro il tempo per evitare di non poter mai coronare il loro desiderio di maternità.
Ecco perché oggi vogliamo festeggiare la donna onorandola e ricordando quanto la scienza e la medicina, grazie agli studi sulla procreazione medicalmente assistita, siano dalla sua parte. Ma anche sottolineando che, per quanto la medicina e le ricerche possano essere di aiuto, è bene fare la propria parte, insistendo sui controlli e sugli esami, prendendosi cura di sé stesse, andando alla ricerca della causa quando sembra presentarsi un problema di fertilità, anche quando l’età sembra essere dalla nostra parte.
Secondo recenti indagini condotte sui fattori che causano una denatalità in Italia, sembra che l’età medie delle donne al parto, in Italia, sia oltre i 30 anni: il primo figlio nasce quando la mamma ha oltre 31.4 anni, e spesso, proprio a causa di questo problema, rimane figlio unico. La fecondazione assistita viene sicuramente incontro alle donne che a causa dell’età sembrano impossibilitate ad avere figli, ma insistere sul miglioramento dello stile di vita e della qualità stessa della vita (sia dal punto di vista fisico che psicologico) è sicuramente il primo passo da fare, per onorare sé stesse, non solo nel giorno della festa dedicata alla donna.
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