Fecondazione assistita e tumore: quali rischi per i bimbi nati in provetta?
Fecondazione assistita e tumore? C’è un evidente e conclamato rischio che i bambini nati grazie alle procedure e tecniche di procreazione medicalmente assistita si ammalino di cancro? Secondo quanto emerge da un recente studio condotto da alcuni ricercatori danesi, pare che la probabilità che i bimbi nati in provetta si ammalino di tumore sia maggiore rispetto ai bimbi nati in maniera naturale. Certamente, questa è una cosa che va approfondita, perché il rischio è quello di generare caos, confusione e paura nelle coppie che hanno intenzione di fare ricorso a questo metodo per avere un figlio e coronare così il proprio sogno.
Fecondazione assistita e tumore: ecco cosa evidenzia un recente studio
I bambini nati per mezzo della fecondazione in vitro hanno davvero delle possibilità in più di ammalarsi di cancro? Quali sono i reali rischi per la loro salute? È questa la domanda che i potenziali genitori (già alle prese con tutti i problemi e le ripercussioni psicologiche dovute al dover ricorrere alla scienza per avere un figlio) si pongono. Ed è a questa domanda che, in questo preciso momento storico, l’Università di Copenhagen ha voluto cercare di fornire una risposta, provando ad analizzare i dati relativi ad oltre un milione di bimbi nati proprio in Danimarca: è stato quindi messo a confronto lo stato di salute dei bambini partoriti da madri rimaste incinte in modo naturale, e quello dei bimbi nati grazie alle procedure di crioconservazione degli embrioni.
Lo studio è stato reso noto poi sul giornale scientifico Jama (Journal of American Medical Association), ma quali sono state le conclusioni di questa indagine?
Secondo i ricercatori danesi, pare che vi sia, statisticamente parlando, un leggero aumento di rischi per i bebè nati da alcune procedure di procreazione assistita di ammalarsi, in età ancora pediatrica, di alcune forme di tumore: le procedure che potrebbero essere dannose a questo proposito sono quelle relative al trasferimento di embrioni congelati, ma non sembrano esserci rischi per le altre tecniche di fecondazione assistita. Si tratta, però, ancora di situazioni che vanno indagate meglio: secondo quanto emerge dalle dichiarazioni di alcuni studiosi e ricercatori, è bene indagare ancora più a fondo per avere una risposta definitiva, anche perché altri studi già proposti sulla questione hanno ottenuto risultati differenti.
Rimane quindi una consapevolezza: non vi sono, almeno per il momento, motivi per i quali si debba pensare ad un maggiore rischio effettivo per i bambini che nascono da fecondazione assistita, di ammalarsi di più rispetto a bimbi a seguito di concepimento naturale.
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