Rischi di salute per bimbi nati da fecondazione assistita

Fecondazione assistita e rischi di salute: il Regno Unito risponde

Fecondazione assistita e rischi di salute: ecco come risponde il Regno Unito

Una delle tecniche più importanti, per una coppia che desidera avere un figlio, al giorno d’oggi, è quella che fa riferimento alla fecondazione assistita: grazie a un insieme di procedure, è possibile per le coppie che soffrono di infertilità, gestire il problema che li affligge maggiormente, e che quindi li porta a non riuscire ad avere figli in modo naturale. Tuttavia, di tanto in tanto emergono nuovi studi e ricerche secondo le quali i bimbi nati in provetta vadano incontro a maggiori rischi per la loro salute: uno dei più recenti è quello condotto da alcuni ricercatori svedesi, che hanno analizzato i dati relativi a 2,8 milioni di neonati da fecondazione assistita nell’arco temporale di trent’anni.

Fecondazione assistita e rischi di salute per i neonati: le risposte dei ricercatori inglesi allo studio svedese

Fecondazione assistita e rischi di salute

Fecondazione assistita e rischi di salute per i bimbi nati in provetta:; ecco cosa risponde il Regno Unito.

Come è stato evidenziato, la ricerca ha fatto emergere un rischio importante per la salute di questi neonati: sembrerebbe infatti che vi sia il 45% in più di possibilità che entro il primo anno di vita, essi rischino crisi respiratorie ed insufficienze dovute ad un cattivo sviluppo polmonare, ma anche altre problematiche come ad esempio emorragia ed infezioni, patologie spesso anche dovute alla prematurità della nascita.

Ma cosa c’è di vero negli esiti di questa ricerca, che chiaramente ha sconcertato molto i potenziali genitori?

A rispondere, sono stati alcuni ricercatori del Regno Unito, che, dati alla mano, hanno evidenziato come in effetti i tassi di mortalità aumentino in alcuni casi, ma non in tutti: ad essere maggiormente a rischio per la loro salute, secondo i ricercatori del Regno Unito, sono soprattutto i bimbi nati da trasferimenti di embrioni crioconservati, ma in ogni caso i rischi di mortalità aumentati (secondo gli studiosi svedesi) non sembrano allarmare il Regno Unito, che risponde quindi a modo suo a queste considerazioni.

Infatti, stando a quanto è stato dichiarato, ad esempio, da Jane Stewart, oggi presidente della British Fertility Society, non sembrerebbe esserci nulla di così nuovo negli esiti delle ricerche svedesi: è infatti cosa comunque abbastanza risaputa che i bimbi che nascono per mezzo della fecondazione assistita possano andare incontro ad un rischio maggiore di problemi, sia alla nascita (per esempio con nascite premature, o basso peso alla nascita), sia in seguito alla nascita stessa. Non sembrerebbero essere necessariamente le procedure utilizzate a concorrere ai problemi di salute del bebè al momento del concepimento, ed inoltre, secondo le dichiarazioni della stessa, non possono essere oggetto di discussione i dolori, i problemi, e le sofferenze legate alla ricerca di un figlio.

 

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