Fattori maschili e insuccesso PMA: quanto conta il legame

Fattori maschili e insuccesso PMA: quanta correlazione c’è

Quali sono i motivi dell’insuccesso relativo all’impianto di embrione nelle coppie che si rivolgono alla fecondazione assistita per avere un figlio e non riescono a concepire nemmeno in modo artificiale, ovvero con l’aiuto della scienza? Di recente sono stati eseguiti diversi studi ed indagini da parte di scienziati e medici che si sono interessati proprio alle motivazioni legate all’insuccesso della riproduzione assistita per alcune coppie, e se alcune indagini hanno perseguito specialmente fattori femminili come possibili motivi di insuccesso dell’impianto, in alcuni casi anche l’età dell’uomo e i livelli qualitativi e morfologici del liquido seminale sembrano essere importanti in tal senso. Ecco quali sono i fattori che emergono in una di queste interessanti ricerche.

Qual è il legame tra i fattori maschili e l’insuccesso della PMA

Fattori maschili e insuccesso PMA

Fattori maschili e insuccesso PMA: qual è il legame tra i due aspetti.

Recentemente è stata condotta un’indagine interessante da parte di un’equipe composta prevalentemente da scienziati italiani, che si è posta come obiettivo quello di individuare i fattori che determinano insuccesso dell’impianto dell’embrione in quelle coppie che non riescono a concepire nemmeno con l’aiuto della PMA. Questa indagine ha aperto la cosiddetta “scatola nera” della procreazione medicalmente assistita, individuando, tra i fattori di rischio per l’insuccesso dell’impianto dell’embrione, soprattutto fattori femminili come l’età della donna, l’obesità, ed esperienze pregresse di fallimento dell’impianto.

Che la donna giochi un ruolo importante per quanto riguarda le potenzialità di successo di un impianto (non solo nella fecondazione assistita ma anche nella riproduzione naturale) è un fatto rinomato e risaputo.

Tuttavia, anche l’età dell’uomo e i livelli qualitativi del liquido seminale sembrano giocare un ruolo predominante in tal senso: infatti, stando a quanto emerge dalle recenti indagini e i dati raccolti dal gruppo Genera specializzato in Medicina della Riproduzione, e presentate al congresso della Società europea di Medicina della riproduzione ed embriologia (Eshre) a Copenhagen, c’è un legame possibile tra l’impossibilità di concepire un figlio e i fattori maschili della coppia.

L’impatto qualitativo del liquido seminale e l’età dell’uomo rientrano tra i fattori che possono influire sul concepimento, anche con fecondazione assistita eseguita per mezzo di tramite Icsi, l’iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo all’interno dell’ovocita, diversa dalla Fivet in cui i gameti possono liberamente fecondarsi in vitro.

Nello specifico, fondamentali sembrano essere una ridotta motilità degli spermatozoi ma anche determinate caratteristiche di concentrazione e di morfologia: questo aspetto sembra quindi affermare che anche le caratteristiche maschili hanno un loro peso nella riuscita dell’impianto dell’embrione, anche nel corso di procedure di fecondazione assistita.

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Fecondazione Eterologa Italia

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