Eterologa nei Lea, finalmente una realtà
Se ne parla da diverso tempo. Più in particolare da quando, il 9 aprile 2014, la fecondazione eterologa è entrata di diritto a far parte di quelle prestazioni di fecondazione assistita che, anche in Italia, rappresentano una possibilità per tutte quelle coppie infertili che non trovano alcun beneficio in altri trattamenti. Fino a quel momento, infatti, la Legge 40/2004 vietava alle coppie di accedere all’eterologa in Italia, costringendole a fare riferimento alle cliniche straniere, con esubero di tempio e di costi. Ma adesso, l’ingresso dell’eterologa nei Lea è una realtà: ecco cosa sta accadendo.
Aggiornato l’elenco delle prestazioni a carico dello Stato: inserita anche la fecondazione eterologa
Sono trascorsi ben 15 anni da quando era stato istituito l’elenco delle prestazioni essenziali a carico dello stato, e adesso anche la fecondazione eterologa – oltre alle prestazioni per la diagnosi ed il trattamento di 110 malattie rare – entra a far parte di questo elenco, che include anche alcuni vaccini.
Le prestazioni per la procreazione medicalmente assistita rappresentano, da oggi, alcune delle prestazioni che saranno a carico del Servizio Sanitario Nazionale su tutto il territorio italiano. Dopo la polemica che ha visto protagonista il sistema sanitario regionale della Lombardia – che di fatto discriminava le coppie infertili che ricorrevano all’eterologa, facendo pagare loro l’intero trattamento – viene resa nota la notizia che da questo momento in poi l’eterologa viene inserita all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza ed introdotta pertanto nell’elenco delle prestazioni sanitarie a carico dello Stato.
I nuovi Lea vedono protagoniste anche la consulenza genetica, alcuni vaccini, la radioterapia stereotassica, e l’endometriosi. Oltre a 110 malattie rare che trovano posto nell’elenco delle prestazioni sanitarie a carico dello Stato, tra cui sarcoidosi, miastenia grave, sclerosi sistemica progressiva: le persone che soffrono di queste patologie ed i loro familiari non dovranno più sostenere interamente le spese per il trattamento delle malattie, grazie all’aggiornamento dell’elenco.
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