Eterologa a Mantova, cosa accade al Carlo Poma
La struttura del Carlo Poma di Mantova sembrava pronta, nei giorni successivi alla sentenza della Consulta, ad eseguire le tecniche di fecondazione assistita di tipo eterologo per le coppie infertili che da tempo aspettano di sottoporsi al metodo di procreazione medicalmente assistita. Ma l’eterologa a Mantova stenta a decollare, ed il sogno di quelle coppie sembra essere destinato – almeno per il momento – a rimanere tale: ecco cosa è accaduto nella struttura di Mantova.
Fecondazione eterologa a Mantova, i problemi
La fecondazione eterologa è una tecnica di procreazione medicalmente assistita che, dal 9 aprile 2014, è stata resa disponibile anche in Italia: fino a quella data, infatti, la Legge 40/2004 dichiarava che le coppie infertili potessero fare riferimento solo alla fecondazione omologa, che è quel tipo di fecondazione assistita che prevede l’uso di gameti appartenenti alla coppia.
Con la sentenza numero 162, la Corte ha definito incostituzionale il divieto di accedere all’eterologa: le coppie infertili, quindi, possono sottoporsi alle tecniche di fecondazione assistita che prevede l’uso di gameti esterni alla coppia, anche se in alcune strutture ancora questa tecnica è off-limits soprattutto per problemi relativi al reperimento dei gameti a causa delle poche donazioni.
E proprio questo è il primo dei motivi per cui all’ospedale di Mantova l’eterologa non è al momento eseguibile: come spesso accade, il numero di richieste da parte delle coppie infertili supera di gran lunga il numero di donazioni di gameti, rendendo quindi impossibile per la struttura far fronte alle innumerevoli domande. Allo stesso modo, secondo quanto dichiara il responsabile Massimo Bertoli, un altro problema è relativo al pagamento: “Nel nostro centro non sappiamo ancora quanto e se dobbiamo farla pagare”.
Problemi non da poco, che rendono attualmente difficile – se non impossibile – per le coppie con problemi di fertilità rivolgersi al centro di Mantova.
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