Confronto tra tecniche omologa ed eterologa

Eterologa ed omologa a confronto dati alla mano

Eterologa ed omologa a confronto: i dati alla mano

Presentata al Parlamento nel mese di dicembre 2020 la consueta Relazione annuale sull’uso della PMA relativamente al ricorso alle procedure di procreazione medicalmente assistita nel 2018 (con i dettagli relativi al numero di nati da fecondazione omologa, tecniche di I, II e III livello e fecondazione eterologa, tecniche di I, II, e III livello), essa fa emergere alcuni dati interessanti in particolare riguardo al ricorso alle procedure che prevedono l’uso di gameti esterni alla coppia.

Eterologa ed omologa a confronto: ecco tutti i dati

Eterologa ed omologa a confronto

Eterologa ed omologa a confronto: i dati alla mano sul ricorso a queste due procedure.

I dati contenuti in questa relazione, relativi all’anno 2018, sono molto interessanti perché, per diversi motivi, essi ci fanno riflettere su alcuni dati fondamentali. Da un lato, infatti, si assiste ancora oggi ad una discrepanza tra la fecondazione omologa e quella eterologa (a vantaggio della prima, con una percentuale elevatissima di nuovi nati); dall’altro lato, però, in proporzione sono anche aumentate le coppie che hanno fatto ricorso alla fecondazione eterologa.

Queste dichiarazioni potrebbero far pensare ad un controsenso, ma in realtà la situazione è molto più semplice di quanto non appaia. Infatti, da un lato è del tutto normale che la fecondazione omologa (che prevede l’uso di gameti interni alla coppia) riguardi un maggior numero di coppie: questo è motivato sia dal fatto che le coppie con severi problemi di infertilità (tali da giustificare il ricorso all’eterologa) sono di meno rispetto a quelle che possono risolvere questi problemi con un “semplice aiutino” ma sempre conservando l’uso dei propri gameti; dall’altro lato, però, la fecondazione omologa, per ovvi motivi, non è sottoposta ai limiti a cui invece è soggetta quella eterologa, dal momento che ovuli e seme interni alla coppia sono molto più disponibili rispetto a quelli donati (il ricorso a gameti donati è necessario per la fecondazione eterologa).

Inoltre, nonostante la Legge 40/2004 sia stata modificata ormai 7 anni fa dalla sentenza numero 162 della Corte Costituzionale (che ha definito incoercibile il diritto ad avere figli ed ha quindi smantellato il divieto fino a quel momento esistente sull’utilizzo della fecondazione eterologa), ci sono ancora molti problemi relativi al reperimento dei gameti, dal momento che la donazione sembra non essere incentivata come nelle altre nazioni. Il risultato più evidente di tutto questo è che, in assenza di un numero adeguato di donatori e donatrici di seme ed ovuli, non rimane che acquistare i gameti altrove, con conseguenze evidenti e facilmente immaginabili sia dal punto di vista dei costi che per quel che riguarda i tempi.

Nonostante questo, però, è importante ricordare che, dal momento in cui l’eterologa è stata dichiarata legale in Italia, sono aumentate le coppie che vi fanno ricorso, soprattutto per quel che riguarda le procedure di II e III livello. Ricordiamo, comunque, che al momento in Italia il ricorso all’eterologa è possibile solo per le coppie eterosessuali conviventi o sposate con diagnosi di infertilità.

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Fecondazione Eterologa Italia

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