Endometriosi: una malattia cronica femminile spesso non riconosciuta

Endometriosi: cos’è e perché è così invalidante

L’endometriosi è una malattia cronica femminile che colpisce, purtroppo, un numero molto elevato di donne. Si calcola che solo in Italia, non considerando le asintomatiche e coloro per le quali non è stata fatta correttamente una diagnosi, siano tremila le donne che ne soffrono, con evidenti conseguenze non solo fisiche ed emotive, ma anche relative alla maggior difficoltà al concepimento. Ma perché questa malattia è spesso non riconosciuta? E quali sono le sintomatologie ad essa associate? Scopriamolo nel nostro approfondimento!

Approfondimento sull’endometriosi: sintomi e diagnosi

Endometriosi

Endometriosi: ecco cosa bisogna sapere in merito alla diagnosi ed alla sintomatologia.

Le stime relative al numero di donne che in Italia soffrono di endometriosi ci dicono che i numeri presi in considerazione potrebbero essere maggiori di quanto non si pensi: questo accade perché questa patologia cronica femminile, che si manifesta dal menarca e accompagna la donna fino al menarca, spesso non viene riconosciuta e diagnosticata subito, e questo ovviamente non fa che aumentare le difficoltà e le negatività ad essa associate.

Si potrebbe tuttavia provare a fare un’auto analisi della propria situazione, eventualmente conoscendo i sintomi della patologia, che sono tendenzialmente i seguenti:

  • Dolore diffuso ed acuto sia nella fase pre-mestruale che mestruale, probabilmente molto più intenso rispetto a quanto accada alle donne che non soffrono di questo disturbo;
  • Dolore intenso anche durante i rapporti sessuali, che quindi sono spesso motivo di ansia e di difficoltà per la donna;
  • Dolore durante la minzione e la defezione;
  • Ipertermia;
  • Presenza di sangue nelle urine e nelle feci;
  • Astenia;
  • Episodi depressivi e tristezza cronica, con calo del desiderio sessuale (probabilmente associato al dolore acuto).

I casi di endometriosi asintomatica esistono, ma sono registrati in numero decisamente minore. Le donne che non presentano una sintomatologia evidente, infatti, sostengono di aver scoperto di soffrire di endometriosi in seguito ad esami ecografici approfonditi o ad interventi chirurgici nella zona pelvica.

Tuttavia, i casi maggiormente registrati sono quelli sintomatici. Inoltre, nelle donne che soffrono di questa patologia pare ci siano evidenze di familiarità: se una donna ha una sorella o una mamma che ne soffrono, ha un rischio molto elevato di sviluppare la patologia.

Anche se spesso l’endometriosi è collegata ad un maggior rischio di sterilità, in realtà se essa viene riconosciuta per tempo (ed in questo è fondamentale la tempestività della diagnosi) è possibile concepire in modo naturale: il 70% delle donne affette da questa patologia, se trattate con tempestività, riescono a concepire.

Come detto, la diagnosi è molto importante. Il primo passo è il dialogo con il ginecologo, al quale è bene non tacere tutti i disturbi dolorosi associati alle mestruazioni e/o ai rapporti sessuali: sarà poi lo specialista ad indicare gli esami a cui sottoporsi, come ecografie pelviche o transvaginali, risonanza magnetica o esami del sangue.

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Fecondazione Eterologa Italia

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