Domande e risposte su diagnosi preimpianto: ecco quali sono

Domande e risposte su diagnosi preimpianto: è opportuno fare chiarezza

Q/dt_sc_dropcap]uando si parla di diagnosi preimpianto, è chiaro fare riferimento ad una tecnica molto importante ed anche avanzata, che consente oggi alle coppie non solo infertili, ma anche a quelle fertili che tuttavia sono portatrici di anomalie e problematiche genetiche, di ottenere una diagnosi sull’embrione, prima che esso venga impiantato in utero.

Quali sono le domande e risposte comuni su diagnosi preimpianto: scopriamo di più

Domande e risposte su diagnosi preimpianto. Eccone alcune, per l’informazione su salute e leggi.

È bene ricordare, a questo proposito, che infatti non sono solo le coppie con problemi di infertilità a fare riferimento a questa tecnica, ma anche quelle coppie che potrebbero avere naturalmente un bambino ma decidono comunque di affidarsi alla scienza ed al progresso tecnologico e medico, per avere più chance di procreare un figlio sano. Questo, ovviamente, ha comportato negli anni anche dei quesiti di tipo etico e morale, dal momento che ci si è spesso domandati quale fosse il limite da rispettare in merito alla necessità di non andare contro natura: tuttavia, la diagnosi preimpianto è spesso utile anche per far sì che gli embrioni impiantati possano essere sicuri anche dal punto di vista dell’attecchimento, perché embrioni problematici o deboli difficilmente attecchirebbero in utero, o potrebbero essere vittime di aborto spontaneo.

Oggi il dubbio non riguarda più tanto problematiche etiche, che possono essere superate, ma soprattutto domande e dubbi che riguardano la sicurezza di questa tecnica: è sicura? Farà male alla donna? Danneggerà l’embrione?

La risposta è presto detta. Effettuare questa biopsia sull’embrione al quinto giorno di sviluppo non lo danneggia, purché questa analisi venga eseguita da un embriologo esperto e qualificato. Infatti, prelevare un numero eccessivo di cellule per l’analisi potrebbe essere inutile ai fini dell’esame stesso, mentre al contrario, prelevarne troppe potrebbe creare un danno alla riuscita dell’attecchimento, diminuendo le percentuali di nati vivi.

Oltre alla sicurezza, ci si pone spesso anche domande che riguardano l’affidabilità: quanto ci si può fidare di questo test? Nonostante esso sia affidabile al 99 per cento, è comunque consigliato effettuare un altro esame di conferma.

 

 

 

 

 

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