Diritto fecondazione eterologa, poche coppie la ottengono davvero
La fecondazione assistita eterologa è un privilegio per pochi. È quanto emerge da recenti statistiche che riguardano la fecondazione assistita ed in particolare quel tipo di tecnica facente parte della procreazione medicalmente assistita che oggi potrebbe essere utilizzata dalle coppie infertili ma che, di fatto, presenta ancora molti problemi. Uno fra tutti, come è noto, la mancanza di donazioni che rende spesso impossibile eseguire l’eterologa perché il numero di ovociti e di seme non sono sufficienti a garantire la fattibilità del trattamento per tutti: così, mentre la fecondazione eterologa è ancora un privilegio per pochi, le coppie continuano a rivolgersi altrove, spesso andando alla ricerca di donatori online.
Il fenomeno della ricerca di donatori in rete
Una volta era il turismo riproduttivo: le coppie infertili che, dopo diversi tentativi falliti comprendevano che l’unica soluzione per loro era la fecondazione eterologa, erano costrette a rivolgersi all’estero, affrontando e sostenendo costi abbastanza elevati ed alimentando quello che, negli anni, venne chiamato fenomeno del turismo riproduttivo.
Diritto fecondazione eterologa: le coppie infertili cercano donatori in rete, alimentando un nuovo fenomeno.
Nonostante la sentenza numero 162 della Corte, con la quale, il 9 aprile 2014, le coppie hanno ottenuto una effettiva vittoria sulla Legge 40/2004 che vietava loro di affidarsi alla fecondazione eterologa in Italia, la situazione sembra essere rimasta alquanto invariata. La sentenza dichiara che è oggi possibile, materialmente, anche nel nostro paese fare riferimento alla fecondazione eterologa, ma nella realtà dei fatti le coppie devono affrontare mesi di attesa, perché nelle cliniche i donatori scarseggiano,
Tutto ciò sta alimentando un altro fenomeno, che è quello della ricerca donatori online: le coppie infertili, infatti, si mettono alla ricerca di donatori di gameti che possano sostenerle nella loro coronazione del desiderio più grande, che è quello di diventare mamma e papà. Il problema è molto più serio di quanto sembri perché in effetti la fecondazione eterologa dovrebbe essere una realtà accessibile a tutti, ma in concreto sono solo tre le Regioni italiane che riescono ad operare in questo senso.
Il problema è anche legato ad una mancanza di supporto (anche economico) per i donatori: coloro che vogliono donare il loro seme o le donne che vogliono mettere a disposizione i loro ovociti per la causa delle coppie infertili, devono sostenere autonomamente le spese per gli esami necessari e non hanno la giornata lavorativa pagata. Una situazione che, invece, dovrebbe essere adeguata a quella dell’estero, dove è previsto un rimborso spese per i donatori e per le donatrici che vogliono aiutare le coppie in difficoltà a diventare mamma e papà.
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