crioconservazione

Crioconservazione degli ovociti ad Arco: centro d’eccellenza nel Trentino

La crioconservazione degli ovociti ad Arco (Trento) è possibile

Rimanere incinta dopo essere stata colpita da un tumore non è semplice, ma neanche impossibile: infatti, per quanto possa essere difficile ottenere una gravidanza in seguito ai trattamenti di chemioterapia atti a contrastare l’avanzare del cancro, questa non è una possibilità così remota se prendiamo in considerazione la crioconservazione degli ovociti. Si tratta di un metodo preventivo, che in genere viene eseguito prima di sottoporsi alla chemioterapia e che consente di utilizzare i propri ovociti in un tempo successivo ai trattamenti, quando la situazione sarà ritornata stabile.

Ottime speranze per le donne che effettuano trattamenti oncologici con la crioconservazione degli ovociti: avviene ad Arco (Trento)

La crioconservazione dei gameti non è certo una novità: è da ormai diversi anni che i centri e le strutture sanitarie più all’avanguardia offrono questa opportunità a tutte le persone che stanno per affrontare un percorso di chemioterapia per il trattamento di un tumore. Tuttavia, sembra che la struttura avanzata di Pma di Arco, a Trento, sia diventata un vero e proprio punto di riferimento per coloro che devono affrontare delle terapie che possono mettere a repentaglio una futura gravidanza. E le regole sembrano essere molto accattivanti, in particolar modo per tutte le donne che hanno meno di 46 anni di età: in questo caso, infatti, la crioconservazione è gratuita, e diventa a pagamento oltre questa soglia di età.

Molte informazioni interessanti sono state fornite, a tal proposito, presso la sala Aurora di Palazzo Trentini, in via Manci, in occasione di un incontro organizzato dall’associazione Lotus a cui hanno preso parte diversi medici e ginecologi, come la ginecologa Enrica Terreno e il dottor Arne Luehwink, direttore dell’Unità operativa Ostetricia e Ginecologia Pma dell’Ospedale di Arco.

La necessità di conservare i gameti è data specialmente dal fatto che l’incidenza dei tumori è in aumento tra le giovani donne: come è ormai da tempo noto, le terapie che vengono eseguite per contrastare il cancro possono creare dei problemi alla fertilità (sia maschile che femminile) a causa della perdita delle funzionalità dei gameti. In particolare, nelle donne si può avere menopausa anticipata, che può essere in molti casi un problema non risolvibile nel tempo.

Il centro di Arco si è impegnato molto in tal senso, a partire dal 2016, data in cui ha avuto inizio la prima procedura di conservazione degli ovociti per le prime sei pazienti; ad oggi, le donne che hanno potuto accedere a questo servizio sono 54, con ben 454 ovociti conservati. Questo è già un grande passo in avanti, ma non è l’unico: infatti, la vera svolta è stata ottenuta nel 2019, quando è stato possibile intraprendere un percorso di crioconservazione a partire dai tessuti per evitare la stimolazione ovarica e quindi non ritardare in alcun modo i trattamenti oncologici.

 

 

Author Info

Fecondazione Eterologa Italia

Lo Staff che collabora alla gestione editoriale del Portale è formato da Autori non professionisti che producono contenuti creativi e coinvolgenti e da medici che assicurano la qualità e la veridicità delle informazioni riportate sui testi. Per ulteriori info: CHI SIAMO

Non ci sono commenti

Lascia un commento