Divieto ricerca su embrioni: Consulta si esprime
Il divieto ricerca su embrioni è una delle parti contenute nel documento della Legge 40/2004 che negli ultimi mesi è stata oggetto di contestazioni e discussioni. La richiesta di ricorso è stata portata avanti dopo che il tribunale di Firenze aveva rinviato agli atti la richiesta di una coppia che chiedeva di donare alla ricerca gli embrioni che non potevano essere impiantati. Ecco quale è stata la risposta della Consulta in merito alla questione.
Risposta della Consulta per divieto ricerca su embrioni
A sollevare il problema relativo alla ricerca clinica e sperimentale sugli embrioni è stato il tribunale di Firenze dopo che una coppia, in seguito a svariati tentativi di ottenere una gravidanza con procreazione medicalmente assistita, chiedeva di donare gli embrioni malati alla ricerca.
Il tribunale di Firenze aveva così rinviato agli atti la questione di costituzionalità, e come è accaduto per la fecondazione eterologa – che è stata giudicata ammissibile dalla Corte Costituzionale – anche per la questione di legittimità costituzionale di questo divieto si sperava in una risposta positiva da parte della Consulta.
Risposta che, però, non c’è stata. In seguito alla richiesta di rinvio agli atti, la Corte Costituzionale ha preso in carico il caso giudicando inammissibile la questione di legittimità in merito al divieto – contenuto nella Legge 40 – di fare uso degli embrioni sovrannumerari ottenuti da fecondazione assistita per la ricerca.
Secondo quanto dichiarato dalla Consulta, la possibilità di eliminare questo divieto non spetta al giudizio della Corte Costituzionale ma dovrà essere oggetto del giudizio del legislatore: “In ragione dell’elevato grado di discrezionalità, per la complessità dei profili etici e scientifici che lo connotano, del bilanciamento operato dal legislatore tra dignità dell’embrione ed esigenze della ricerca scientifica”, questa la spiegazione dei giudici.
Decisione accolta con rammarico dall’associazione Luca Coscioni, che si è battuta molto in questi ultimi anni per fornire una risposta concreta ai bisogni delle coppie infertili, e che è riuscita ad ottenere l’attenzione della Consulta in merito alla fecondazione eterologa.
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