Un algoritmo che sceglie il miglior embrione: ecco i risultati di uno studio israeliano
Affidarsi alla scienza ed alla medicina rappresenta, al giorno d’oggi, un’opportunità molto importante che ci mette senza dubbio nelle condizioni di realizzare molto più facilmente i nostri desideri: questo riguarda, per esempio, la possibilità di ottenere una gravidanza anche quando vi è una condizione di infertilità che rende quasi impossibile il concepimento per vie naturali. La fecondazione assistita, quindi, è un vero e proprio barlume di speranza per tutte quelle coppie che vorrebbero avere un bambino e che non riescono a concepire in modo naturale e spontaneo. Considerati i traguardi importanti che sono stati raggiunti per quel che riguarda la procreazione medicalmente assistita, si può capire come la scienza sia in costante aggiornamento ed in continua evoluzione, e questo significa che anche tecniche considerate già all’avanguardia (come quella che fanno capo alla PMA, appunto) possano essere migliorate. È quindi possibile ottenere un sostanziale miglioramento delle pratiche relative alla fecondazione assistita?
Attraverso la sua osservazione, un algoritmo sceglie il miglior embrione da impiantare
Un algoritmo sceglie il miglior embrione da impiantare: ecco la recente novità che potrà cambiare molte cose nel campo della fecondazione assistita.
A rispondere a questa domanda ci ha pensato uno studio recente, pubblicato dalla rivista Acta Informatica Medica: secondo quanto è stato dichiarato dai ricercatori che hanno reso noti i risultati delle loro indagini, pare che le tecniche di procreazione assistita possano essere ancor di più migliorate grazie all’intelligenza artificiale. Ma quali sono i risultati possibili di questo miglioramento? Secondo gli esiti dell’indagine, attraverso l’intelligenza artificiale è possibile arrivare ad un risultato ancor più sorprendente, che riguarda la possibilità di far nascere un numero ancora maggiore di bambini rispetto a quanto non sia possibile oggi, con le tecniche conosciute.
I numeri sono evidenti, e sono anche molto interessanti se consideriamo che possiamo in questo modo triplicare la possibilità di gravidanza ottenuta da fecondazione assistita. Ma come è possibile ottenere questi risultati così sorprendenti? Si utilizza sostanzialmente un algoritmo preciso e dettagliato, che ha il compito (e le capacità) di scegliere tra tutti gli embrioni quello che sembra avere maggiori possibilità di sopravvivenza: in questo modo si andrà quindi ad impiantare l’embrione migliore, quello che avrà garantita una sopravvivenza più sicura rispetto a tutti gli altri, rendendo quindi il tasso di successo triplicato.
In sostanza, per ottenere questo risultato si utilizza un algoritmo che avrà precedentemente appreso, attraverso un video, come avviene correttamente lo sviluppo dell’embrione in un incubatore per cinque giorni: lo strumento, quindi, sarà in grado di percepire e analizzare i corretti punti dell’evoluzione embrionale, scegliendo quello che ha più possibilità di sopravvivenza.
Secondo le ultime notizie, questo algoritmo sorprendente dovrebbe essere messo in funzione entro il 2021 e garantire così un risultato ancor più interessante per quel che riguarda la fecondazione assistita.
Non ci sono commenti