Toscana regione record per fecondazione assistita
Il mondo della procreazione medicalmente assistita deve fare i conti anche con gli aspetti burocratici che, spesso, rischiano di diventare un ostacolo per la realizzazione di un sogno importante, quello di avere un bambino. In Italia, la parte burocratica è sicuramente di una certa rilevanza ma non dobbiamo comunque dimenticare che, a fronte di regioni che potremmo considerare vicine all’inadempienza (magari perché poco organizzate o non in grado di fare fronte alle svariate problematiche) vi sono anche regioni che potremmo considerare tra le più attrattive e organizzate per quel che riguarda le procedure di procreazione medicalmente assistita. E tra di esse, sicuramente, trova un posto d’onore la Toscana. Vediamo per quali motivi.
La Toscana risulta essere tra le regioni più ben organizzate per la PMA
La Toscana è considerata tra le regioni più ben organizzate per quel che riguarda le procedure di fecondazione assistita: basti pensare che, ad oggi, un numero importantissimo di coppie (il 60%) si reca in Toscana da altre regioni d’Italia per sottoporsi alle tecniche di PMA. Ed è proprio qui che bisogna sottolineare l’importanza di un’organizzazione veloce e razionale, specialmente per quel che riguarda una situazione che, come tutti sappiamo, può essere snervante e carica di preoccupazione dal momento che le coppie che si avvicinano al mondo della procreazione medicalmente assistita sono già cariche di ansia e di paure.
I numeri parlano chiaro: 6 coppie di 10 (tra quelle che si rivolgono alle cliniche toscane per sottoporsi alle tecniche di fecondazione assistita) provengono da fuori regione, e si registra un 57% di richieste di cicli di I e di II livello da coppie fuori regione, con una media di bambini nati grazie a queste procedure più alta di tutta Italia. Infatti, secondo quanto emerge dalle ultime analisi e dai dati del registro nazionale dell’ISS, la Toscana è da considerarsi sostanzialmente come la regione con una maggior percentuale di bambini nati, con un primato che è rimasto costante dal 2005 al 2017: numeri, questi, che fanno sicuramente la differenza. Ma non solo. La Toscana, infatti, sembra essere una regione che si interessa davvero, ed in modo concreto, ai bisogni ed alle necessità reali delle coppie che si affacciano al mondo della PMA: pensiamo, per esempio, al fatto che essa risulta essere tra le migliori e più organizzate regioni per quel che riguarda l’accesso alla PMA in regime di Servizio Sanitario Nazionale, con un incremento annuo sempre molto deciso. Inoltre, per quel che concerne le misure Covid, la Toscana sembra essere la regione che più ha mostrato interesse e vicinanza alle coppie che hanno dovuto interrompere i trattamenti o sospenderli a causa delle limitazioni: per questo motivo, ha esteso di sei mesi (fino al 31 dicembre 2020) il limite di età per l’accesso alla fecondazione assistita.
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