Cortona è il primo centro in Italia
Dopo la sentenza del 9 aprile 2014 – in cui la Corte Costituzionale dichiarava illegittima la legge con cui si vietava alle coppie di accedere alla fecondazione eterologa in Italia – è possibile, a tutti gli effetti, anche nel nostro paese, accedere alle tecniche per la fecondazione assistita eterologa. Mentre però le altre regioni faticano ad ottenere risultati importanti, la Toscana si comporta come regione apripista con il suo centro con sede a Cortona.
La fecondazione eterologa in Toscana
Il 9 aprile 2014 veniva dichiarato ‘incoercibile’ il diritto ad avere figli, un diritto del tutto intimo e privato che non si può negare a quelle coppie che soffrono di infertilità e non sono in grado di avere figli in maniera naturale.
Fecondazione eterologa: la Toscana fa da regione apripista. Cortona il centro in cui sono state ottenute più gravidanze.
L’infertilità è una condizione in cui versa il 20% circa delle coppie nel nostro paese: coppie che, pur avendo rapporti mirati e consecutivi, non riescono ad avere figli e ad arrivare ad una gravidanza naturale. Per queste coppie, fino a circa un anno fa, l’unica risposta era quella di recarsi all’estero, dove avrebbero potuto accedere all’eterologa affrontando, oltre alla paura di non riuscire ad ottenere una gravidanza, anche dei costi importanti.
Grazie alla sentenza del 9 aprile, per queste coppie si è aperto uno spiraglio di speranza: in Italia, così come in altri paesi, è adesso possibile accedere alle tecniche di fecondazione eterologa, rivolgendosi presso centri pubblici o privati attrezzati per offrire questa opportunità.
La Toscana è stata una delle prime regioni italiane a muoversi in tal senso: diverse sono le strutture pubbliche in cui è possibile accedere alla fecondazione eterologa, ma uno dei centri più importanti è senza dubbio Cortona, diretto da Luca Mencaglia.
I numeri parlano da soli: il centro con sede a Cortona è uno dei più all’avanguardia, sia per quel che riguarda la fecondazione omologa (registrate, a questo proposito, 1.171 gravidanze), sia per quel che concerne la fecondazione eterologa. E proprio su questo punto, c’è da sottolineare che, ad un anno dalla sentenza della Consulta, a Cortona sono state effettuate 36 fecondazioni, ed altre 32 sono state messe in programma entro la fine di giugno.
Numeri importanti, se rapportati a quelli del resto d’Italia, dove si contano solo 50 eterologhe.
“La Toscana – spiega l’assessore alla sanità Luigi Marroni – ha deciso di garantire ai cittadini questo loro diritto e supererà ogni ostacolo che si presenta sempre agli innovatori”.
Non ci sono commenti