Tasso di fecondità femminile in calo: un problema da non sottovalutare

Il tasso di fecondità femminile è in calo: un problema importante

Ll tasso di fecondità delle donne sta inesorabilmente scendendo: questo dato riguarda non solo le donne italiane, ma in generale tutta la popolazione mondiale, alle prese con i problemi di infertilità (non solo femminile, ma molto spesso anche di coppia) che stanno aumentando a causa di un numero variabile di fattori, spesso anche molto differenti tra di loro. E così, il sogno di diventare mamma e papà, che nel secolo scorso era reso possibile da una maggiore risposta della coppia ai tentativi di procreare in modo naturale, rischia di spegnersi o di cristallizzarsi a causa di una serie di fattori che concorrono nel rendere quasi impossibile il percorso della genitorialità in modo naturale.

Il tasso di fecondità femminile in Italia sta scendendo: ecco i dati

Tasso di fecondità femminile in calo

Tasso di fecondità femminile in calo: ecco quali sono gli ultimi dati (preoccupanti) in merito.

I numeri parlano molto chiaro. Volendo guardare alla situazione italiana, secondo quanto emerge dagli ultimi dati del Registro nazionale sulla procreazione medicalmente assistita dell’Istituto Superiore di Sanità, nello specifico le donne italiane possono contare su un tasso di fecondità del 15%. A questi dati si aggiungo quelli dell’Istat, che hanno evidenziato un tasso di natalità pari al 7% riguardo gli ultimi due anni: facendo un rapido confronto con il periodo del boom economico degli anni ’50, possiamo notare che il tasso di natalità in quel periodo si registrava tra il 18 e il 19%.

Inoltre, sempre stando alle stime del Registro nazionale sulla procreazione assistita dell’Istituto superiore della sanità, si è passati da 1,46 figli per donna nel 2010 a 1,32 figli per donna nel 2018: questi dati fanno riflettere sulla effettiva difficoltà che al giorno d’oggi le coppie si ritrovano a dover affrontare quando decidono di mettere su famiglia. E se è vero, da un lato, che l’età in cui si decide di avere un figlio si è alzata sia per gli uomini che per le donne, e se è vero dall’altro lato che l’età anagrafica può rappresentare di fatto un limite per la parte femminile della coppia (soggetta ad una riduzione della capacità di procreare in funzione dell’età che avanza), non possiamo negare che molte volte, quando si è pronti economicamente e psicologicamente per avere un figlio, non è detto che l’orologio biologico segua le nostre esigenze.

Questo spiega perché molte coppie oggi debbano ricorrere all’aiuto della scienza e della medicina per ottenere una gravidanza, mentre molti anni fa (quando i tentativi di avere un figlio venivano compiuti ad un’età molto più bassa) era di fatto più semplice procreare in modo naturale.

Il problema dell’infertilità che aumenta (e con esso, anche quello del tasso di fecondità femminile che cala) è un problema sul quale sicuramente si deve porre l’accento, per cercare almeno di limitare alcuni dei fattori che possono compromettere la capacità riproduttiva dell’uomo e della donna. Medici e ginecologi insistono: condurre una vita sana, priva di eccessivi stress, con una dieta il più possibile equilibrata ed il giusto movimento, può essere di grande aiuto in tal senso.

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Fecondazione Eterologa Italia

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